Messina

Giovedì 21 Novembre 2024

Zoomafia, nel Messinese indagati in aumento

Dietro gli odiosi quanto barbari maltrattamenti di animali si cela spesso la mano della criminalità organizzata. Ed ecco che il termine Zoomafia, neologismo coniato di recente, assume sempre più un significato calzante rispetto alle condotte illecite portate alla luce dalle forze dell’ordine. Questa parola marchia, tra le altre cose, il tradizionale report preparato e diffuso dall’Osservatorio nazionale della Lav, Lega anti vivisezione. Che per il 2024 mostra scenari a dir poco preoccupanti (riferiti al 2023). Non fa eccezione la provincia di Messina, dove si registra un aumento del numero di persone sottoposte a indagine, pari al 47,06%. E che dire di Catania, quarta assoluta in Italia – con 179 procedimenti e 69 indagati –, dopo Brescia, Verona e Udine? Enna, invece, si colloca nella white list, complici i 22 procedimenti e i 15 indagati. Passando alla giustizia minorile, la Procura per i minorenni con maggior numero di procedimenti è quella di Torino, con 6 processi e 4 indagati. Segue Palermo che, con 5 procedimenti e ben 13 indagati, è al primo posto per il numero dei ragazzi denunciati. Ancora: Napoli con 5 procedimenti e 3 indagati; Messina con 4 procedimenti (3 per maltrattamenti di animali e 1 per corse clandestine di cavalli) e 8 indagati (5 per maltrattamenti di animali e 3 per corse clandestine di cavalli); Catania con 4 procedimenti e 5 indagati. Il maggior numero di ragazzi indagati, 33, è per maltrattamento di animali; 21, invece, quelli che devono rispondere di uccisione di animali e 8 di corse clandestine di cavalli. Va sottolineato che il 66,13% dei ragazzi indagati a livello nazionale vive al Sud e che alcune di queste denunce riguardano fatti particolarmente gravi per le forti connessioni con la criminalità organizzata, come le corse clandestine di cavalli. In questo “insieme”, rispetto al 2022, i procedimenti sono aumentati del 64%, passando da 25 a 41 e gli indagati del 114% passando da 29 a 62. Tornando a Messina, alle attività della Procura ordinaria, in totale nel 2023 sono stati registrati 63 procedimenti con 50 indagati. Rispetto al 2022, il numero dei fascicoli è invariato: 63, mentre il numero degli indagati è cresciuto da 34 a 50. In un passaggio di Zoomafia 2024, tra le altre cose, si citano alcune conclusioni contenute nelle relazione del primo semestre 2023 della Direzione distrettuale antimafia: «I Tortoriciani e i Batanesi continuerebbero a manifestare interesse, oltre che in settori tradizionali quali il traffico di stupefacenti, soprattutto verso l’illecito accaparramento dei finanziamenti pubblici destinati allo sviluppo agropastorale, perpetrato anche mediante il coinvolgimento di professionisti. I patrimoni illecitamente accumulati nel tempo dalle consorterie in argomento sono stati colpiti nel tempo da diversi provvedimenti ablativi. Tra questi, una confisca emessa dal Tribunale di Messina il 30 marzo 2022 ed eseguita il 26 maggio 2022 dalla Dia di Messina, che la Corte di Cassazione, con sentenza del 28 settembre 2022, ha reso definitiva relativamente ai beni, già sequestrati e stimati in oltre 6,8 milioni di euro, riconducibili a un imprenditore di Naso già condannato per usura nel 2005 e in rapporti con taluni esponenti di spicco dei Tortoriciani».

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