Messina, ottanta speaker e 2300 partecipanti: il successo dell’innovativo “Sud Innovation Summit”
Messina capitale dell’innovazione tecnologica nella due giorni del “Sud Innovation Summit”, la vetrina nazionale più importante del settore nel Sud Italia, ospitata giovedì e venerdì nei locali del Palacultura. Nato dall’idea dell’imprenditore messinese Roberto Ruggeri, il “Summit” ha portato in riva allo Stretto i volti più noti dell’innovazione e dell’imprenditoria, per un evento promosso dal Comune di Messina, con il patrocinio di Agenzia per l’Italia digitale e del ministero delle Imprese e del Made in Italy e, alla cui creazione, hanno lavorato in piena sinergia istituzioni e ordini professionali. Ottanta speaker di rilievo internazionale e 73 “speech” distribuiti nella due giorni di lavori che ha coinvolto oltre 2300 partecipanti in presenza tra startupper, imprenditori, studenti e semplici curiosi che confermano il crescente interesse verso l’innovazione e la digitalizzazione nel Sud Italia. A tal proposito sono state oltre mille le visualizzazioni in streaming della diretta dell’evento, ma i contatti social sono stati numerosissimi. Tra i temi trattati, ha raccolto consensi trasversali quello su “Innovazione al Sud”, con i “panel” collegati tra loro in cui si sono intervallati i rappresentanti di banche, ministeri, imprenditoria e mondo accademico, fino all’autorevole “voce” del presidente di Rete ferroviaria italiana, il prof. Dario La Bosco. Ma anche Turismo con il sapere di Booking e Uber, “smart cities” e Intelligenza artificiale: «L’elemento che stravolgerà il mondo del lavoro, tale da avere un impatto talmente grande quanto quello della stampa o dell’elettricità», come ha spiegato Matteo Mille, “chief marketing and operations officer” di Microsoft Italia, uno degli speaker più attesi e coinvolgenti. Al centro del dibattito anche l’imprenditoria femminile e il confronto per il futuro dei giovani, con l’incontro promosso da Anci Sicilia al quale hanno preso parte Liana Cannata e Simone Digrandi, assessori alle Politiche giovanili di Messina e Ragusa, cinque imprese tra cui “SmartMe” e le associazioni ALuMnime, Beehive, Centro Studi Giuseppe Gatì, Fuori di Me, South Workshop e Tornare in Sicilia.