Il gup del Tribunale di Patti Eugenio Aliquò, a conclusione del processo celebrato col rito abbreviato, ha condannato a quattro anni di reclusione un uomo ritenuto responsabile di maltrattamenti ai danni dell’ex compagna. I fatti oggetto di imputazione si riferiscono al periodo tra marzo 2023 e marzo 2024, quando l’uomo avrebbe reiteratamente sottoposto la vittima a maltrattamenti e aggressioni fisiche e verbali, molestie e minacce, non accentando la decisione della donna di porre fine alla loro relazione affettiva.
Secondo la ricostruzione dell’accusa, in particolare, la ragazza sarebbe stato oggetto di reiterate minacce anche di morte da parte del compagno, pesantemente ingiuriata con epiteti offensivi e in alcune circostanze colpita con schiaffi e pugni in varie parti del corpo. Condotte persecutorie perpetrate anche attraverso il continuo invio di telefonate e messaggi alla donna o ai familiari della stessa, in alcuni casi raggiunta persino sul posto di lavoro o presso casa della madre. Violenze e aggressioni aggravate, stando al capo d’imputazione, anche dalla presenza in alcuni episodi anche del figlio minore della donna la quale era ormai piombata in uno stato perdurante di ansia e paura per la propria incolumità tanto da evitare di uscire da sola di casa, costretta a farsi accompagnare da familiari o amici per recarsi a lavoro o per fare la spesa al supermercato, limitando i propri contatti sociali.
A carico dell’uomo, cui è stata contestata la recidiva e la continuazione con fatti già giudicati con sentenza definitiva dal Tribunale di Caltagirone, è stato quindi posto anche il risarcimento danni nei confronti della donna, costituita parte civile, da liquidarsi in separata sede, oltre al pagamento delle spese processuali e la pena accessoria dell’interdizione per cinque anni dai pubblici uffici.
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