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Messina, le dimissioni del dg di Amam al centro di un dibattito d’aula. FI e Pd chiedono chiarezza

Continua il sostanziale silenzio di amministrazione comunale e vertici di Amam sulle dimissioni del direttore generale dell’azienda, Pierfrancesco Donato, giunte in modo «improvviso e improvvisato», per utilizzare gli aggettivi scelti dal Cda di Amam nel darne comunicazione, martedì pomeriggio. Oltre quel primo comunicato stampa, in cui si fa cenno a formali contestazioni mosse dallo stesso Cda all’ormai ex direttore generale su specifiche ma non meglio precisate questioni, non è stato detto nulla di più. All’Amam è calato il silenzio e sostanzialmente anche il sindaco Federico Basile, a parte qualche dichiarazione di rito, ha glissato. Eppure la questione meriterebbe ben altra chiarezza e trasparenza, anche perché l’Amam è il gestore del servizio idrico, la cui importanza, soprattutto in un periodo come questo, non va certa spiegata ai vertici di Palazzo Zanca.
Di fronte ai silenzi, che alimentano i misteri, tocca all’opposizione incalzare l’Amministrazione. E ironia della sorte, tocca ad un’ex consigliera dell’area politica di Sud chiama Nord, Rosaria Di Ciuccio, che nel frattempo è passata a Forza Italia, seguendo in questo percorso un altro ex deluchiano, il deputato regionale Alessandro De Leo. Di Ciuccio, infatti, ha convocato in via «urgente» i vertici di Amam (presidente, componenti del Cda e direttore generale dimissionario) proprio per discutere di questo caso, nella prossima seduta della quarta commissione consiliare, martedì mattina. Una mossa istituzionale, che però è chiaramente una mossa politica.
«Ho ritenuto opportuno convocare con urgenza una seduta della commissione consiliare – dice Di Ciuccio – per appurare le effettive motivazioni e consentire ai consiglieri comunali di poter acquisire ogni utile elemento chiarificatore nella gestione della cosa pubblica. Senza tralasciare le responsabilità di Amam sui gravi disagi subiti dai messinesi in questo lungo periodo». A supporto parla anche il coordinatore cittadino di Forza Italia, Antonio Barbera: «Apprezziamo la decisione di convocare una seduta della commissione da parte della nostra consigliera sulla nebbiosa vicenda Amam. La convocazioneè un atto formale, significativo della serietà istituzionale, con la quale la consigliera chiede chiarimenti all’amministrazione». Ma la stessa Forza Italia, nei giorni scorsi, aveva chiesto l’azzeramento dell’intero Cda dell’azienda.

Nei giorni scorsi anche altri consiglieri comunali hanno chiesto formalmente accesso agli atti, per capirne di più. Lo hanno fatto i capigruppo di Fratelli d’Italia e Lega, Libero Gioveni e Giuseppe Villari. E lo ha fatto, in blocco, il gruppo consiliare del Pd, Felice Calabrò, Alessandro Russo e Antonella Russo, che torna all’attacco. «Le dimissioni del direttore generale di Amam costituiscono soltanto l’ultimo episodio di una lunga serie di eventi significativi che vedono coinvolta l'azienda idrica messinese – sottolineano i consiglieri Dem –. Solo nello scorso gennaio, infatti, l’allora direttore tecnico di Amam, da pochissimo nominato, lasciò l’incarico senza che l’azienda comunicasse le ragioni di questo abbandono e metabolizzando l’evento come fosse ordinaria amministrazione».

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