Messina

Mercoledì 27 Novembre 2024

Messina, depuratori di Mili: tempi ancora lunghi

L’attesa per la conclusione dei lavori di ammodernamento dell’impianto di depurazione di Mili prosegue. Sarebbero dovuto essere conclusi, in origine, a giugno del 2023. Poi la previsione è stata spostata al febbraio scorso, ma dopo otto mesi si attende ancora. Al disagio ormai trentennale per il cattivo odore insostenibile, i residenti hanno aggiunto anche la delusione per il protrarsi di lavori che sono attesi come la soluzione definitiva a quell’ammorbamento che riduce la qualità della vita e, in soldoni, anche quella delle case della zona. A portare, in commissione i vertici dell’Amam che dal 2019 si sta occupando (al netto del Covid) del problema sono stati i consiglieri Giulia Restuccia e Felice Calabrò che hanno interpretato la delusione e le speranze di chi abita a Mili e non ne può più. «Siamo partiti dagli sversamenti che si sono ripetuti nelle acque di Moleti ad agosto e anche a settembre – hanno detto i due commissari – e ci hanno spiegato che sono stati legato al malfunzionamento elettrico di una pompa di sollevamento e poi alla pioggia straordinaria di due settimane fa. Ma sono le sorti dei lavori all’impianto di depurazione che ci interessavano in particolar modo». E la risposta è arrivata in particolar modo dall’ingegnere dell’Amam Francesco Cardile che ha aggiornato sullo stato dell’arte. Le due vasche d’arrivo sono state coperte (la prima venne conclusa ai primi di dicembre scorso e in quell’occasione si ipotizzò la conclusione dei lavori a febbraio), adesso mancano però altre “chiusure”. Quelle di dove avviene la “grigliatura” e “dissabbiatura” e poi del locale di disidratazione fanghi. Nei primi due casi è già in corso la costruzione dello scheletro, per il locale, invece, l’attesa è per il materiale.

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