I pendolari dell’Ast si mobilitano. Una lettera aperta è stata condivisa e firmata da cittadini di Barcellona e del comprensorio che per motivi di lavoro o di studio utilizzano quotidianamente bus di linea, in particolare dell’Ast, l’Azienda Siciliana Trasporti, costretta a fermare i propri mezzi per dare precedenza alle ditte private che effettuano poche corse rispetto al numero elevato di quelle giornalmente effettuate fino a venerdì scorso, specie tra Barcellona e Messina. Ciò in conseguenza dei tagli imposti dal Governo regionale del presidente Schifani.
La lettera dei pendolari, che non riescono più a viaggiare serenamente per raggiungere il luogo di lavoro o la scuola, è stata indirizzata al sindaco di Barcellona, Pinuccio Calabrò, al presidente della Regione Renato Schifani e all'assessore ai Trasporti e Mobilità Alessandro Aricò, “ed a tutte le autorità competenti in materia di trasporti pubblici”. I lavoratori pendolari e gli studenti subiscono gli stessi disagi per i disservizi causati dalla Regione che ha penalizzato la provincia di Messina, dove l’Ast non ha problemi di personale e nemmeno di automezzi, in numero tale da poter soddisfare le esigenze della clientela costretta a cercare alternative poco efficienti offerte dalle ditte a cui è stato imposto di sostituire l’Ast. Nella lettera inviata ai vertici regionali e ai sindaci del territorio si legge: «Noi cittadini di Barcellona Pozzo di Gotto e dei Comuni limitrofi intendiamo denunciare la gravissima situazione che si è venuta a creare a seguito del taglio delle corse dei bus dell’Ast verso Messina. Questa decisione ha di fatto messo in ginocchio il settore dei trasporti, causando disagi insostenibili per la popolazione locale, in particolare per i pendolari che quotidianamente si spostano verso la città di Messina per motivi di lavoro, studio o salute».
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