Messina

Sabato 28 Settembre 2024

Messina, rissa tra ragazzi a villa Dante: inflitti 6 anni all’accoltellatore

Delineato in udienza preliminare un altro tassello giudiziario della rissa con accoltellamento avvenuta il pomeriggio dell’8 luglio del 2023 a villa Dante. Si trattò secondo la ricostruzione degli inquirenti di un classico “regolamento di conti” tra ragazzi che poteva trasformarsi in tragedia, con uno rimasto a terra gravemente ferito da una coltellata che si salvò solo grazie al tempestivo intervento dei carabinieri e dei soccorritori del 118, e rimase a lungo ricoverato al Policlinico in prognosi riservata. Dopo gli accertamenti dei militari la pm Francesca Bonanzinga a suo tempo aveva chiesto il rinvio a giudizio di quattro giovani con ipotesi di reato diverse, e il gup Salvatore Pugliese ha celebrato ieri l’ultima fase dell’udienza preliminare su questi fatti per la fattispecie più grave , ovvero l’accoltellamento. L’accusa più grave, tentato omicidio, era infatti contestata al 19enne Anthony Puleo, che ferì con un coltello il 22enne F.B.. Puleo secondo la pm «... compiva atti diretti in modo non equivoco a cagionare al morte». Gli venivano contestati anche la premeditazione e i futili motivi, perché «... legati ad un precedente dissidio, con premeditazione avendo dato appuntamento alla vittima per vendicarsi delle offese ricevute “io a questo me lo bagno nel latte”, e con un’arma». Sempre Puleo rispondeva anche di minacce sempre ai danni della vittima (“ti sguaro tutto, ti apro tutto, non ci provare con me... tu si un pilu du me c. ...”). Puleo, che è stato assistito dall’avvocato Pietro Venuti, ha scelto il giudizio abbreviato, per usufruire dello sconto di un terzo della pena. Il pm Marco Accolla aveva chiesto per lui la condanna a 9 anni di reclusione, con l’accusa di tentato omicidio. Il gup Pugliese gli ha inflitto la pena finale ridotta di un terzo di 6 anni e 2 mesi di reclusione, mantenendo ferma l’accusa di tentato omicidio, l’ipotesi della Procura, mentre il difensore aveva sollecitato a suo tempo la derubricazione in lesioni gravi. Per la vittima dell’accoltellamento, il 22enne F.B., che è stato assistito come parte civile dall’avvocato Salvatore Sorbello, il gup Pugliese ha stabilito un risarcimento che sarà quantificato in un futuro processo civile.

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