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Messina, arrivano a Torre Faro le prime concessioni per le barche da diporto

La Regione ha dato il via libera dopo un’attesa lunga 3 anni. La prima è stata assegnata ai soci di “Nautilus”

Dopo tre anni, tante polemiche e reiterate richieste arriva la prima concessione da parte della Regione per le barche da diporto. Seguita naturalmente da un'ordinanza del sindaco Federico Basile. Dieci soci dell'associazione “Nautilus” hanno il loro posto in via Torre. Una seconda concessione per altre tredici barche e un’altra associazione, “Amici del Mare”, è in dirittura d'arrivo.
Ma c'è una sorpresa. Diversi spazi sono occupati da barche che non rientrano nell'elenco dei soci beneficiari della concessione. E non è facile liberarsene considerando che la validità scade il 31 dicembre. Così quello che doveva essere un momento importante visto che Torre Faro è un borgo di pescatori dove sino a qualche anno fa probabilmente l'attività marinara era l'unica fonte di sostentamento (ma rappresenta ancora un'attività economica importante) si è trasformato in un momento carico di interrogativi. Chi avrà l'onere di fare spostare le barche abusive?
Inutili le segnalazioni alle istituzioni: dalla Regione che ha rilasciato la concessione al Comune. È certo che qualcosa comincia a muoversi grazie all'incessante attività dei giovani che continuano a credere e a puntare il loro futuro sulla pesca, vedendo il mare come fonte privilegiata di economia. In prima fila Antonio Bagnato, presidente di “Nautilus” ed Eliseo Maini vicepresidente, che ieri, accompagnati da operai, tecnici, ingegneri e dal loro avvocato, Gaetano Mercadante, sono andati avanti ugualmente piantando i paletti di delimitazione.
Si sono presi i loro 325 metri quadrati per i quali pagheranno circa 3000 euro all'anno oltre ad altre tasse e bolli e hanno piantato in bella vista i numeri di protocollo della concessione e dell'ordinanza.

I contenuti del documento sono chiari: «Non potranno essere apposte barriere che impediscano la percezione visiva del mare ivi compresi eventuali striscioni pubblicitari, non si potranno realizzare opere in cemento di alcun tipo. Il previsto locale deposito con annesso bagno di servizio dovrà essere realizzato in legno con il tetto in copertura e tegole di tipo canadese. Non dovrà crearsi nessun intralcio al traffico. Non dovrà crearsi intralcio al normale uso delle limitrofe pertinenze demaniali ed alla eventuali limitrofe concessioni. Nell'area oggetto della concessione demaniale potranno trovare ricovero solo le imbarcazioni dei soci fondatori dell'associazione. Potrà essere montato un solo verricello che consentirà il traino sino alla zona di ricovero. Occorre che l'associazione lasci sgombra da qualsiasi imbarcazione una fascia di rispetto di libera fruizione del mare di almeno cinque metri a valle dell'area concessa. Non sono state autorizzate docce né l'utilizzo di alcun mezzo meccanico né lo svolgimento di attività ricreative». Le associazioni che hanno fato richiesta, dovranno attenersi a queste regole.

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