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Il faro “conteso” della Fondazione Lucifero di Milazzo: l’allucinante vicenda di un meraviglia a picco sul mare

Qualcosa finalmente si muove alla Fondazione Lucifero di Milazzo. Il commissario regionale Francesco Mangano lavorando lontano dai riflettori con gli uffici dell’ente ha inviato all’assessora alla Famiglia Nuccia Albano il bilancio previsionale 2023 con parere favorevole del revisore dei conti, e adesso sta preparando il conto consuntivo 2023. Una svolta per mettere ordine in un aspetto fondamentale, quello dei conti economici.
Ma ci sono ancora questioni che in questi anni sono rimaste tragicamente in sospeso, abbastanza emblematiche di quell’immobilismo di cui hanno ampiamente argomentato la Procura di Barcellona nella richiesta di archiviazione dell’inchiesta aperta a suo tempo con l’ipotesi di riciclaggio, e l’ispettore regionale Francesco Riela, inviato dall’assessora Albano per un focus sulla situazione, temporalmente prima del commissario che ora sta lavorando alla Fondazione.
Ci sono due contenziosi ancora in corso che riguardano al Fondazione, che hanno generato due distinte controversie amministrative. La prima, di cui ci occupiamo oggi, è quella relativa al Faro che insiste nei terreni della Fondazione, e vede contrapposto l’ente milazzese alla “Difesa Servizi spa” di Roma, la società del ministero che tempo addietro si è occupata di affidare in concessione una serie di fari da segnalamento della Marina Militare sparsi lungo le coste italiane, tra cui quello che si trova nel promontorio di Capo Milazzo. Solo il Faro, perché il terreno tutt’intorno e di proprietà della Fondazione. Quindi - anticipiamo la possibile assurda conclusione - c’è il concreto rischio che chi si aggiudica la gara per gestire il faro non possa poi... accedervi perché i terreni sono di proprietà della Fondazione.
La vicenda in sintesi. Con un bando di gara del 2016 “Difesa Servizi spa” ha avviato una gara per l’affidamento in concessione in uso fino al 2034 della struttura per finalità turistico alberghiere. La gara prevedeva ovviamente una serie di requisiti preliminari per i partecipanti anche sotto il profilo economico.

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