Messina

Lunedì 30 Dicembre 2024

Fusti rotti, olii esausti, amianto e rottami: una discarica inquinante nel torrente Mela a Barcellona

In un’area di contrada Camicia, ai margini del torrente Mela e in corrispondenza del viadotto autostradale, la Polizia municipale di Barcellona, insieme ai carabinieri della Stazione di Merì, ha scoperto nell’alveo, in continuazione con i rifiuti scoperti in primavera, altri resti classificati come pericolosi per l’ambiente e la salute umana. Sotto il viadotto, già nella scorsa primavera era già stata individuata una discarica di rifiuti, in prevalenza copertoni e scarti di materiali edili, per la quale ieri è stata avviata la bonifica affidata alla Dusty, Si tratta in prevalenza di fusti in metallo che contengono oli esausti abbandonati ai margini della fiumara. Fusti che in parte risultano danneggiati al punto che le sostanze liquide fuoruscite hanno formato una sorta di ruscello scuro che si riversa nell’alveo del Mela. Ruscello che, per nascondere la vera natura del rifiuto, era stato coperto con scarti di segatura per mimetizzate le tracce del liquido inquinante. Oltre ai fusti di olii esausti, alcuni dei quali riportano nomi di imprese, nelle adiacenze sono state trovate anche lastre di onduline di amianto frantumate in più parti. Per questa parte di discarica il Comune dovrà adottare una procedura di smaltimento speciale, tanto che l’area, pur circoscritta, non sarà sequestrata per facilitarne la bonifica. A sovrintendere alle operazioni di ricognizione, il comandante della Polizia municipale, il maggiore Rosario Maimone. Per quanto riguarda, invece, la parte amministrativa, per la predisposizione della bonifica dell’area di Camicia, se ne occuperà il funzionario del quinto Settore dell’ufficio tecnico, Servizio ambientale, l’ing. Bartolo Profilio, il quale tra l’altro era stato nominato due giorni fa responsabile del procedimento a seguito di un’ordinanza emessa dal sindaco Pinuccio Calabro. Ordinanza già disposta, a seguito della segnalazione da parte dei carabinieri di Merì, in riferimento ad un incendio, nel giugno scorso, di rifiuti abbandonati all’interno dell’alveo del Mela. Infatti, personale qualificato dell’Ente si è recato nei luoghi, accompagnato dai militari, al fine di accertare quanto di propria competenza. Già a giugno scorso era stato rilevato «l’abbandono di consistenti quantità di rifiuti classificabili per lo più come sfabbricidi» e che «le aree interessate ricadono all'interno dell'alveo torrentizio, in prossimità del foglio catastale 5». Per questa prima parte di discarica era stato identificato il responsabile dell’abbandono alla quale è stata notificata l'ordinanza adottata lo scorso 25 settembre al quale saranno attribuiti i danni in favore del Demanio e degli altri enti proprietari dell’area e quindi i costi dello smaltimento.

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