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Il grande cuore della Ccpm di Taormina per i piccoli cuori dello Zambia

L'equipe di cardiochirurgia pediatrica diretta da Sasha Agati in missione nello stato africano: oltre agli interventi chirurgici su 30 piccoli pazienti, per la prima volta verranno effettuate procedure di correzione di cardiopatia congenita per via percutanea

Medici e infermieri del Centro di cardiochirurgia pediatrica del Mediterraneo di Taormina sono da alcuni giorni in Zambia, dove stanno effettuando interventi presso il National Hospital Heart della capitale, Lusaka. La squadra è guidata dal primario Sasha Agati.

La missione è stata fortemente voluta dal Ministero della Salute dello stato africano diretto da Elijah Muchima e nasce dalla collaborazione con la Onlus israeliana "Save a child's heart" con sede a Tel Aviv, associazione che da anni garantisce la formazione al personale sanitario zambiano attraverso la Congenital Heart Academy. L'equipe italiana, che resterà in Africa per una settimana, è stata ricevuta dall'ambasciatore d'Italia in Zambia e Malawi Enrico De Agostini. "L' Italia - ha detto De Agostini - ha un cuore grande. Sono felice di accogliere i miei connazionali".

Il team è composto da medici ed infermieri con anni di esperienze in missione umanitarie all’estero; il dott. Agati ha eseguito negli anni oltre 5000 interventi di cardiochirurgia chirurgica, in una decina di nazioni, dalla Namibia all’ India, o in zone particolarmente difficili ad esempio Libia ed Iraq. “Essere per la prima volta qui è una nuova sfida che ci stimola a fare sempre meglio ” - ha detto Agati - “abbiamo trovato una grande accoglienza e personale locale che ha molta voglia di imparare. Voglio sottolineare il fatto che come sempre ci troviamo qui in regime di volontariato, gli interventi sono totalmente gratuiti. Voglio ringraziare di cuore i ragazzi che sono venuti con me dall’ Italia, prendendosi le ferie per venire a prestare la loro esperienza a favore della vita di tanti piccoli pazienti che senza di noi non sopravvivrebbero”

La squadra italiana in Zambia è composta da 10 persone, ne fanno parte i medici cardiologi Paolo Guccione e Silvia Scalera, i perfusionisti Giuseppe Ciccarello e Samuele Puglisi, il tecnico radiologo Giovanni Montalbano, gli infermieri specializzati Giuseppe Trischitta e Francesca Carcione, Angelo Sanzone strumentista di sala, la volontaria Mariella Grasso e il fotoreporter Matteo Arrigo.
La missione è supportata anche da cinque medici provenienti dalla vicina Tanzania, personale formato in Israele.

Una trentina gli interventi di chirurgia previsti sui piccoli pazienti e per la prima volta in Zambia verranno effettuate anche procedure di correzione di cardiopatia congenita per via percutanea, metodo che permette la guarigione attraverso l'uso di dispositivi e senza quindi la necessità di chirurgia. La squadra di emodinamica, guidata da Paolo Guccione, ha già eseguito nel primo giorno di missione sei interventi di chiusura del dotto di botallo, patologia molto diffusa nella popolazione zambiana.

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