Autostrada Messina-Palermo, l'ira degli autotrasportatori per la chiusura del tratto Patti-Brolo: si valuta il transito "notturno"
Resta caldissimo il dibattito sull’interdizione, in atto da lunedì, dell’autostrada A20 tra Patti e Brolo in entrambe le direzioni, per i mezzi pesanti oltre le 3,5 tonnellate e per i veicoli che trasportano merci pericolose. Tra i nodi principali, l’allungamento del tragitto, di costi e tempi di percorrenza per gli autobus di linea, dirottati sulla strada statale 113, e per gli altri trasporti pesanti cui l’Anas ha vietato il transito sulla statale, con l’unica alternativa della A18 Messina-Catania e A19 Catania-Palermo. Ieri alla Prefettura di Messina si è svolto un nuovo vertice alla presenza di imprenditori ed autotrasportatori. «Questa situazione sta avendo un impatto devastante sulle nostre attività che si basano in larga misura sul trasporto su strada per il rifornimento delle materie prime e la distribuzione dei prodotti», hanno sottolineato i rappresentanti di una decina di aziende produttive dell’area nebroidea. «Le restrizioni mettono a serio rischio la nostra capacità di operare e sostenere l’occupazione locale – aggiungono –. Si stima che ogni giorno le aziende del territorio abbiano necessità di percorrere tale tratta oltre duecento volte ed è pertanto necessario che vengano implementate con effetto immediato azioni che le mettano in condizione di operare». Dall’incontro, che ha visto tra i promotori l’imprenditore e sindaco di Capo d’Orlando Franco Ingrillì, è quindi emerso uno spiraglio sulla possibilità di transito degli autotreni sulla A20 nella sola fascia notturna, tra le 21 e le 6 del mattino, a giorni e sensi di marcia alterni. L’ipotesi sarà al vaglio oggi dei vertici del Cas e delle autorità di sicurezza. Il deputato Tommaso Calderone, presidente della Commissione bicamerale per il contrasto degli svantaggi dell’insularità, ha scritto al Presidente del Cas, al Ministro dei Trasporti ed all’Assessore regionale alle infrastrutture, chiedendo «se sia stata valutata la possibilità di consentire il transito degli autotreni in finestre orarie specifiche su corsia unica, così da garantire una continuità logistica senza bloccare completamente il flusso delle merci essenziali».