Aumentano i disagi e persistono i ritardi per studenti e lavoratori pendolari, vittime del fermo imposto agli autisti e agli autobus dell’Ast che restano parcheggiati, inattivi, nelle autorimesse a beneficio di ditte private che operano con pochi autobus e coprono solo poche e parziali corse. Le linee che hanno subito maggiori tagli sono quelle più redditizie per l’Ast, in partenza da Barcellona e dirette a Messina, fin da quelle delle 6.30, precedute da una corsa alle 5,40, le altre corse effettuate con cadenza di mezz’ora con autobus bipiano e in maggioranza solo via autostrada.
Con il nuovo servizio affidato alla ditta Campagna & Ciccolo, viene invece offerta ai passeggeri soltanto una corsa da Barcellona a Villafranca via Statale 113 che per raggiungere Messina impiega più del doppio del tempo necessario, in quanto l’autobus imbocca l’A20 a Villafranca. A soffrire i ritardi sono tutti i passeggeri pendolari, in prevalenza studenti e lavoratori che dai paesi dell’hinterland di Barcellona devono raggiungere Messina e gli Istituti superiori di Milazzo. Rispetto alle corse assicurate dall’Ast, per Milazzo è rimasta una sola corsa effettuata con ritardo rispetto agli orari effettuati fino a venerdì scorso dall’Azienda siciliana trasporti. Oltre alla soppressione di fatto delle corse garantite fino alla scorsa settimana dalla stessa, per gli studenti pendolari che hanno richiesto ai rispettivi Comuni il rilascio degli abbonamenti alle linee dell’azienda pubblica, si sta verificando una sorta di raggiro. Infatti, gli studenti sono costretti a pagare il biglietto quasi duplicato alle ditte private chiamate a sostituire l’Ast. I cui autisti, che fanno capo all’agenzia di Messina, con tutto il personale amministrativo, chiedono di ritornare in attività, in quanto sul territorio della provincia di Messina l’Ast dispone dei necessari autobus per garantire tutte le tratte assegnate, anche grazie agli autisti interinali, che sono circa 20, per i quali il prossimo 30 settembre scadrà il contratto.
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