Isole pedonali, parcheggi, bus, ciclovie. La Messina che si muove oggi e nel 2026 al centro del dibattito politico ieri a palazzo Zanca. L’occasione è stata la prima commissione chiamata ad approfondire sull’esito dell’iniziativa proposta dall’Atm per una intera settimana a villa Dante. L’assessore Salvatore Mondello ha ritracciato le linee programmatiche attive dell’amministrazione confermando l’importanza della pianificazione per lo sviluppo di una città che punti a continuare ad essere fra le sei principali realtà italiane in fatto di servizi pubblici come confermato da un recente studio nazionale. Dall’altro lato ci sono anche però le esigenze dell’immediato, sottolineate in particolar modo dal consigliere Dario Carbone, che ha sottolineato come la fase di avvicinamento alla realizzazione delle diverse infrastrutture ( alcune ritenute discutibili) possa avere delle fasi di disagio. A margine del dibattito, interessante anche la prospettiva legata alla pedonalizzazione di una nuova porzione centrale della città. È della scorsa settimana la definizione in via ultimativa dell’isola del viale San Martino così come l’abbiamo conosciuta ormai negli ultimi due anni. Con l’approvazione del piano urbano della mobilità sostenibile adesso non è più necessario che l’amministrazione proroghi di volta in volta il provvedimento. Una decisione strutturale e definitiva è stata presa ed è il punto di partenza per lo sviluppo del resto della progettualità. E dunque, a proposito del futuro, il successivo step potrebbe sempre riguardare il viale San Martino ma, stavolta, la parte più a valle, quella più “discussa”. Si tratta dell’area che va da piazza Cairoli fino all’incrocio con la via I Settembre.