Drizzano le orecchie le associazioni dei balneari dopo i provvedimenti annunciati dall’amministrazione comunale di Taormina.
L’Associazione Turistica Balneare Siciliana, nel tutelare gli interessi dei propri associati e dei concessionari balneari, è intervenuta dopo la delibera di Giunta approvata nei giorni scorsi con la quale l’esecutivo guidato dal sindaco Cateno De Luca ha deciso di intervenire nella gestione del demanio marittimo, effettuando un riordino complessivo delle attività relative all’utilizzo del demanio marittimo, alla luce di numerose concessioni (annuali e provvisorie) e della delicatissima situazione di accesso e utilizzo degli spazi, ma soprattutto una ricognizione delle concessioni demaniali private allo scopo di ridurne le estensioni, come annunciato già a fine luglio dal primo cittadino: «Per il 2025 avvieremo già a dicembre un tavolo tecnico con la Capitaneria di Porto - aveva annunciato De Luca - per disciplinare le concessioni balneari: gli spazi per la pubblica balneazione sono ridotti e non è accettabile che siano occupati dai natanti e la spiaggia pubblica scompaia, alcune concessioni dei privati si dovranno restringere».
Sulla questione arriva tempestiva la replica dell’Associazione Turistica Balneare Siciliana con il presidente Antonio Firullo: «Diffidiamo il sindaco nell’avviare iniziative che riguardano i concessionari del Demanio marittimo nel territorio di pertinenza di Taormina - scrive l’associazione - senza il coinvolgimento delle categorie del settore e dei concessionari».
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