Saranno giornate intensissime di lavoro, quelle delle prossime due-tre settimane, per i componenti della Commissione Via-Vas del ministero dell’Ambiente, presieduta dalla magistrata Germana Panzironi. Si comincerà, infatti, a esaminare, nella sede del Mase a Roma, la corposa documentazione trasmessa il 12 settembre dalla società “Stretto di Messina”, con le risposte fornite a integrare le 239 osservazioni richieste nella scorsa primavera. L’obiettivo è di esprimere il parere definitivo sulla Valutazione di impatto ambientale, sulla Valutazione ambientale strategica e sulla Verifica di incidenza, entro il prossimo mese. In contemporanea, si dovrebbe concludere anche l’iter della Conferenza dei servizi avviato dal ministero dei Trasporti. A quel punto, si andrebbe al Cipess, per l’approvazione del progetto definitivo e l’avvio della fase esecutiva. Webuild, intanto, rilancia il suo piano occupazionale a Messina e in Sicilia. L’impresa che guida il Consorzio Eurolink, cioè il General contractor chiamato a progettare e costruire il Ponte sullo Stretto, e che ha anche altri cantieri importanti nell’Isola (le opere del raddoppio ferroviario sull’asse Messina-Catania-Palermo), darà vita alle nuove giornate di “reclutamento” previste nell’ambito del “Cantiere Lavoro Italia”, con l’obiettivo di assumere, nell’arco dei prossimi anni, 15mila lavoratori, in gran parte siciliani e calabresi. Quattro giornate di selezione per operatori di cantiere, dedicate sia a giovani che si affacciano al mondo del lavoro che a persone in stato di disoccupazione, si svolgeranno nella prima decade di ottobre in Sicilia: il 2 e 3 a Palermo, il 9 e 10 a Catania. Poi, si tornerà anche a Messina, dove l’anno scorso, all’Università, si è tenuto uno dei “Recruiting Days”. Si tratta dell’attuazione di quel piano assunzionale previsto dal protocollo d’intesa siglato nel novembre 2023 dall’amministratore delegato Pietro Salini e dal presidente della Regione siciliana Renato Schifani. Proprio in questi giorni è stata rilanciata, a livello internazionale, la notizia che riguarda Webuild. L’impresa amministrata da Salini è salito al primo posto per il settore acqua nella classifica mondiale di Enr, superando la concorrenza delle grandi holding cinesi. La “Top 250” dei costruttori mondiali per il 2024 vede il gruppo al 14esimo posto tra i contractor internazionali e tra i primi 5 in Australia. I settori “clean hydro energy gy” e “clean water” rappresentano una fetta significativa dei ricavi del Gruppo, pari al 22% del totale, secondo i dati al 30 giugno. La classifica “Top 250” dei costruttori internazionali viene elaborata annualmente da Enr sulla base dei ricavi generati dalle imprese al di fuori dei mercati domestici di riferimento. E Webuild «ha ulteriormente consolidato il percorso di sviluppo grazie ad una strategia basata sulla progettazione e costruzione di infrastrutture altamente complesse e innovative, dalle opere idrauliche alle linee ferroviarie e metro e ai ponti, che gli ha permesso di diventare un partner di riferimento per i clienti a livello mondiale, con costante capacità di delivery e oltre 270 opere consegnate negli ultimi 10 anni». Come si sottolinea nel Report, «il Gruppo ha inoltre puntato al consolidamento della posizione di leadership nei mercati chiave come Europa, Australia, Stati Uniti e Medio Oriente, proseguendo con la politica di mitigazione del rischio. Le strategie implementate hanno permesso a Webuild di vivere nell’ultimo decennio una forte crescita dimensionale, che ha consentito di investire in innovazione, formazione, salute e sicurezza, e legalità, e in progetti strategici».