Una volpe morta davanti alla porta del rifugio di Santa Eustochia dell’associazione onlus Overland. Una chiara intimidazione per chi ogni giorno si adopera e lotta per dare una strada diversa di recupero a chi quella strada l’ha persa. Un gruppo di lavoro affiatato che si occupa anche di protezione civile e soprattutto che ospita tossicodipendenti, detenuti in semilibertà, nonché di diffondere la cultura della legalità anche nelle scuole.
È questo l’ultimo “messaggio” per l’associazione di volontariato Overland di Larderia. C’è già nero su bianco una denuncia presentata dal responsabile, Antonio Mandia, alla polizia, che racconta tutto. La volpe non è stata uccisa da un cacciatore come hanno subito potuto verificare i volontari, probabilmente è stata avvelenata per recapitare il “messaggio”. Non è la prima volta - racconta Mandia nella denuncia -, che qualcuno vuole intimidire Overland. Nel gennaio del 2021 nello stesso posto dove è stata trovata la volpe qualcuno depositò 87 cartucce da caccia, un anno dopo i volontari trovarono davanti al pollaio parecchie galline e parecchi conigli sgozzati e sistemati a testa in giù. E più di recente tra luglio e agosto sono accaduti altri episodi emblematici ai cani che dopo l’abbandono i volontari accudiscono: uno è stato avvelenato, un altro è scomparso, e uno è stato ucciso da un colpo di fucile da caccia.
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