C’è già un fermo di polizia giudiziaria – che quasi sicuramente nelle prossime ore sarà tramutato in arresto – per l’uomo identificato dai carabinieri della Compagnia di Barcellona, quale probabile autore e protagonista principale, del fallito tentativo di rapina commesso nella prima mattinata di ieri ai danni dell'agenzia bancaria Unicredit di Terme Vigliatore, senza fare uso di armi, senza coltelli o taglierini di sorta. L’uomo, ritenuto l’organizzatore, oltre ad essere uno dei due autori del fallito colpo, è Claudio Miatto, originario di Torino, trasferitosi a Pace del Mela, dove lavora in edilizia. L’uomo, che ha reso le confessione ai carabinieri, ed è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria, a fronte degli elementi di prova raccolti dagli investigatori che hanno operato sotto le direttive del procuratore della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, Giuseppe Verzera, non avrebbe voluto rivelare l’identità del suo complice del quale non si hanno tracce.
Infatti, in poche ore, i carabinieri della Compagnia di Barcellona, in collaborazione con i militari dell'Arma della Stazione di Terme Vigliatore, acquisendo ed esaminando le immagini delle videocamere di videosorveglianza, sarebbero riusciti ad individuare l’auto, risultata poi a noleggio, utilizzata dai due rapinatori sia per raggiungere Terme Vigliatore che per fuggirne. Infatti, come emerso dai rapidi accertamenti, la vettura, una Fiat Croma, di colore bianco, era stata regolarmente noleggiata a Milazzo dalla ditta di autonoleggio Lombardo. La vettura, infatti, sarebbe stata parcheggiata in una strada secondaria ed utilizzata per la fuga. Fuga che sarebbe avvenuta nel momento in cui i due rapinatori, poco dopo le 9, hanno appreso dagli stessi dipendenti della banca che l’apertura della cassaforte è regolata a tempo e che gli stessi non avrebbero potuto prelevare denaro. Infatti, il tentativo di rapinare la cassa della banca è fallito sul nascere. L’uomo reo confesso, e il complice al suo seguito, si sarebbero introdotti seguendo una cliente all’interno dell’agenzia bancaria dell’Unicredit, ex agenzia del Banco di Sicilia, di via Nazionale di Terme Vigliatore. I due avevano entrambi il viso celato da occhiali da sole ed indossavano anche mascherine mediche di protezione anti covid. Una volta superato l’atrio, dove sono collocati i due bancomat, si sarebbero accodati alla donna che li precedeva entrando nella porta automatica a bussola al seguito della stessa che per alcuni attimi sarebbe stata di fatto presa in ostaggio per poi richiedere ai dipendenti dell’agenzia la consegna dei soldi contenuti nella cassaforte.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia