A 11 anni esatti dall’operazione “Indennizzo”, il cui procedimento giudiziario risale al 2010, portata a termine dai carabinieri della Compagnia di Barcellona all’alba del 12 settembre 2013, sulle truffe subite dalle compagnie assicuratrici, i giudici del Tribunale di Barcellona, presidente Antonino Orifici, componenti i giudici Noemi Genovese e Mariacristina Polimeni, hanno pronunciato la sentenza di primo grado nell’ultimo stralcio del processo in cui figuravano 21 imputati e con la quale è stato condannato solo il barcellonese Marco Coniglio.
Dichiarate prescritte le posizioni di 18 tra imputati e imputate. Dichiarazione di assoluzione per due donne. Le uniche due – su 21 imputati superstiti – assolte nel merito sono state Elisabetta Sidoti e Anna Maria Campanella, dal reato di aver fatto parte di un’associazione finalizzata alle truffe, «per non aver commesso il fatto». Le assoluzioni nel merito sono state decise con la formula dubitativa, perché nel dibattimento non sono state raggiunte le prove della loro colpevolezza.
Il Tribunale ha invece dichiarato di non doversi procedere perché nel frattempo è intervenuta la prescrizione dei reati, sia associativi che reati fine, nei confronti dell’avvocato Antonino Carlo Zarcone, di Giovanni D’Angelo, Caterina Mento, Filippo Parisi, Federico Materia, Carmelo Benenati, Filippo Reale, quest’ultimo considerato l’iniziale ideatore dei metodi adottati per rappresentare i falsi sinistri.
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