Palazzo dei leoni spazza via le polemiche sull’avvio in ritardo del trasporto per gli studenti disabili nelle scuole superiori, quelle di sua competenza. E lo fa indicando una data, da cerchiare in rosso sul calendario, replicando all’ennesima nota piccata vergata in precedenza dalla Uil. «Il nuovo bando è stato aggiudicato e il servizio riprenderà regolarmente a partire da martedì 17 settembre, così come già comunicato nei giorni scorsi».
È questo il passaggio chiave di un comunicato stampa diffusa dalla Città metropolitana di Messina, intorno alle 14.40 di ieri. Nella quale si specifica che «in risposta alle notizie di questi giorni, che appaiono strumentali, la gara per il trasporto pubblico degli studenti con disabilità è stata bandita nei tempi corretti, anzi in anticipo rispetto agli anni precedenti, con l’obiettivo di garantire il regolare avvio del servizio in coincidenza con l’inizio dell’anno scolastico. Nonostante ciò, la gara tenutasi lo scorso luglio è andata deserta, rendendo necessaria una nuova procedura di gara che si è stata pubblicata successivamente alla prima e che si è conclusa da qualche giorno». E ancora: l’ex Provincia «ha previsto le somme necessarie per la copertura del servizio non solo per l’anno in corso, ma per ben due annualità. La mancata partecipazione alla prima gara delle cooperative che tradizionalmente si occupano del trasporto non può in alcun modo essere imputata all’Ente, che ha operato nei tempi e nei modi previsti dalla normativa prevedendo le somme per tempo. Il fatto che nessuno degli operatori economici abituali si sia presentato alla gara è un elemento su cui riflettere, ma ribadiamo con fermezza che la Città metropolitana ha svolto il proprio ruolo in maniera puntuale, predisponendo le risorse economiche necessarie e avviando per tempo le procedure di gara. La Città Metropolitana continuerà a garantire il proprio impegno per assicurare il servizio di trasporto agli studenti con disabilità, nel rispetto dei diritti degli utenti e delle famiglie, e respinge qualsiasi accusa o insinuazione che appaia priva di fondamento».
Acqua sul fuoco dell’appalto che riguarda 96 lavoratori del settore e un’utenza di 276 studenti.
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