Non ci sono solo i torrenti a fare paura quando inizia la stagione delle piogge. C’è anche da fare i conti con le strade in centro città. Della criticità storica del viale della Libertà, zona imbarchi passeggeri di Caronte & Tourist, sappiamo genesi e possibili soluzioni (i lavori al tram che partiranno a giorni dovrebbero eliminare quella piscina). Stessa cosa vale per il lungolago di Ganzirri vicino all’Ortopedico. Sono delle certezze per i messinesi che si muovono in auto sotto la pioggia. Se però a trasformarsi in una enorme pozza è una strada inaugurata un anno fa, allora è legittimo storcere il muso e chiedersi come sia possibile. Il riferimento è a quel tratto della via Maregrosso proprio a ridosso del rione Ferrovieri e dell’Atm. La cellula di pioggia che si è abbattuta su quella zona della città è stata di 60mm in un’ora, un dato significativo, sicuramente, ma non si può inedito sullo Stretto. Per almeno duecento metri quella porzione del cantiere, ancora aperto della via Don Blasco, è diventato impercorribile. Almeno una quindicina di cm di acqua hanno costretto le auto in transito a fermarsi e una si è spenta proprio nel bel mezzo di quel lago. E non è la prima volta che accade che, in concomitanza di precipitazioni copiose, ma evidentemente non eccezionali, la zona diventa off limits. Ma perché accade? «È un’area di depressione – spiega Antonio Rizzo, ad un tempo progettista della strada ed esperto di protezione civile del Comune – è quella è stata una pioggia non comune, per cui i tempi di smaltimento possono allungarsi. E in 15 minuti l’acqua è defluita. Il consiglio è quello di fermarsi e aspettare o cercare vie alternative. Lo smaltimento è stato tarato, da progetto, sulla media pluviometrica degli ultimi 10 anni e quello di martedì è stato un picco. Al di là della depressione, c’è però un problema in quel punto. Lungo la via Trento c’è un impianto di sollevamento delle acque nere che probabilmente coincide con quelle bianche e che, quando piove così tanto, fa sollevare e spostare la botola ( quella in cui è finita un’automobile quel giorno, ndc) riversando un fiume di liquido in quella strada che poi incrocia la via Maregrosso. Soluzioni? cambiare la botola con una che si sollevi ma non sia spostata e poi alcune segnalazioni semaforiche che diano agli automobilisti l’indicazione del pericolo, e che li blocchi quando il livello dell’acqua è troppo alto. Lo faremo».
I lavori sulla Don Blasco
Intanto prosegue il cantiere della cosiddetta nuova via Don Blasco. Il 90% dell’opera è stato completato ma restano aperti due fronti. Quello più prossimo alla chiusura è quello del tratto di via Santa Cecilia. La Medil di Benevento ha lavorato anche durante l’estate per poter rispettare l’ultimo cronoprogramma. Quello che porta alla consegna dell’intera opera (ma il più è già in uso da tempo) a maggio prossimo.
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