Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Messina, polo dell’inclusione e polmone verde: si apre il cantiere all’ex Città del Ragazzo

È l’appalto più consistente per fondi concessi nell’ambito del Pnrr e il più socialmente rilevante quanto a finalità. La riconversione dell’ex Città del Ragazzo in un nuovo Polo dell’inclusione è a un passo dal semaforo verde. In rampa di lancio i lavori del progetto per le opere di rigenerazione urbana del compendio da destinare al “Dopo di Noi”, destinatario della somma di 55.660.266 euro.
Ieri mattina, nell’area di Gravitelli, sopralluogo dei vertici della Città metropolitana di Messina e della aggiudicataria dell’intervento che fa parte dei Piani urbani integrati. Riflettori puntati, innanzitutto, su alcuni beni e immobili che dall’ex Città del Ragazzo passeranno nella disponibilità di Palazzo dei leoni. Successivamente, individuate le zone in cui si agirà prioritariamente, secondo un serrata tabella di marcia. Il primo passo che compirà l’impresa aggiudicataria dell’appalto – tra una settimana, si spera – sarà quello di impiantare il cantiere. Poi, spazio alle operazioni di pulizia e bonifica, in modo che maestranze e mezzi d’opera possano agire in sicurezza e senza intralci. I passaggi successivi prevedono la demolizione di manufatti esistenti e la ricostruzione secondo cronoprogramma.
La maxi-opera pubblica di cui Stazione appaltante è la Città metropolitana, il cui direttore generale Salvo Puccio segue l’iter insieme con il responsabile unico del procedimento Giacomo Russo, prevede attività di dismissione, recupero, restauro e nuova costruzione. Sullo sfondo la volontà del fondatore della Città del Ragazzo, padre Nino Trovato, parroco di Gravitelli, di portare l’intero complesso a continuare a offrire un fondamentale punto di riferimento accoglienza, formazione e assistenza all’integrazione sociale dei soggetti affetti da disabilità del più ampio spettro, tanto giovani quanto anziani.
Nel complesso di Gravitelli sorgono una serie di edifici, chiamati “Pirandello”, “Don Sturzo”, “Casa di riposo”, “Residenza Padre Nino”, “Padiglione Padre spirituale”, “Rudere”, “Villa Pia” e “Castellaccio”, oltre a edifici di minore estensione, dal Padiglione XXV al Locale tecnico, passando per l’Aggregato case e il Locale accessorio.

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia