Barcellona, si riparte con tre asili chiusi su quattro: dieci giorni per la “Casa del Fanciullo”?
Erano fondati i timori che anche l’asilo nido la “Casa del Fanciullo”, il più antico della città, situato nel crocevia tra via Umberto I e la via Pitagora, non sarebbe stato riaperto per tempo. A lanciare ancora una volta l’allarme della chiusura progressiva di ben tre asili nido sui quattro asili comunali di cui è dotata la Città del Longano, infatti, è il gruppo consiliare di Forza Italia che siede tra i banchi dell’opposizione, con un comunicato diffuso dal capogruppo Tommaso Pino, nel quale, di fatto, si conferma quanto già ipotizzato nello scorso mese di maggio, quando a intervenire era stato il personale dello dello stesso asilo, da anni mantenuto in servizio a tempo parziale. Chiusura che sarebbe causata dalla mancanza dei finanziamenti Pac per la coesione. Nel comunicato diffuso da Forza Italia si afferma che «già all’inizio delle attività scolastiche, su quattro asili nido ben tre risultano chiusi». Per Forza Italia ogni anno chiude un asilo nido comunale, a vantaggio dei privati: per primo è stato chiuso l’asilo del quartiere Italia, meglio conosciuto come Petraro, poi lo scorso anno è toccato all’asilo Panteini, per il quale sono in corso i lavori di ricostruzione, «quest’anno – si afferma – tocca all’asilo “Casa del fanciullo” chiudere i battenti visto che, ad oggi, si ritrova senza personale per gestire il servizio e dunque con ogni probabilità non sarà fruibile dai bambini iscritti, con tutti i gravi disagi che ne conseguono». I consiglieri di Forza Italia rivelano inoltre che «tutto il personale che lavorava lo scorso anno alla “Casa del fanciullo” è stato trasferito nell’unico asilo “sopravvissuto”, quello di via Campania nel quartiere di Sant’Antonino». Mancano i finanziamenti e per Forza Italia già si pensa alla destinazione dei 97.000 euro finanziati dalla Regione Sicilia per “progetti sulla Pubblica istruzione volti all’educazione civica”; fondi che secondo i forzisti potevano essere certamente utilizzati, su semplice richiesta all’assessorato regionale competente, «per l’apertura dell’asilo nido tramite il reclutamento di personale con un affidamento esterno dopo opportuna gara».