«Dammi la borsa o ti ammazzo». All’inizio è sembrato uno scherzo, seppur di cattivo gusto, alla vittima, una signora che, ancora nella sua auto, si è sentita così minacciare in dialetto siciliano mentre, chiusa l’attività commerciale del figlio, stava facendo rientro a casa con al seguito diverse migliaia di euro in contanti ovvero l’incasso delle ore antimeridiane di lavoro.
A far capire che invece si trattava di una rapina in piena regola è stato un primo colpo di pistola a salve esploso in aria dallo sconosciuto che ha così dato i contorni reali al brutto accaduto verificatosi a Patti in pieno giorno, quando un uomo con il volto parzialmente travisato da una mascherina e da una maglietta legata alla fronte ha portato a segno la sua rapina.
Il fatto che ha scosso la tranquillità pattese si è verificato in via 2 Giugno, intorno alle 14.
La donna, del luogo, stava rientrando a casa con al seguito l’incasso della rivendita di tabacchi di proprietà del figlio, quando si è vista sottrarre con la forza gli introiti della mattinata, per un ammontare di circa 4.000 euro. Uno dei colpi esplosi ha lievemente ustionato la gamba destra della malcapitata, recatasi autonomamente al vicino ospedale “Barone Romeo” per le cure del caso. Dal referto non è però fortunatamente emerso nulla di grave tanto che, pur essendo ancora ragionevolmente impaurita e sconcertata, la donna ha autonomamente fatto rientro nella propria abitazione.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia