Messina

Mercoledì 27 Novembre 2024

Messina, verso la revoca dell’acqua “alternata”

Una settimana senza l’alternanza dell’erogazione nelle zone A e B, ed è il momento delle valutazioni. A Palazzo Zanca la cautela è massima. Figuriamoci se non fosse così su un argomento sensibile come quello della carenza idrica esplosa quest’estate. Tuttavia la sensazione palpabile è quella che possa essere presto revocata quella decisione scattata scattata il 5 agosto e che ha portato alcune migliaia di abitanti delle zone residenziali dei viali Principe Umberto, Regina Margherita e Regina Elena, di via Consolare Pompea e poi della zona di Montepiselli, viale Italia, via Cannizzaro e XXIV Maggio a ricevere acqua solo un giorno sì ed uno no. «Sono in corso delle valutazioni dopo l’attivazione dei pozzi di venerdì sera» dice il sindaco Basile che, in questo caso, non vuole mettere il carro davanti a buoi. Da lunedì scorso nelle due macro aree finite sotto la scure della riduzione idrica per motivi legati alla funzionalità della rete di distribuzione in quella zona del centro città, l’acqua viene erogata per lo stesso lasso di tempo orario ( 5 o 6 ore) ma indistintamente. E l’effetto quale è stato? Che le chiamate per la richiesta di aiuto o di intervento con l’autobotte sono sostanzialmente le stesse di quando, invece, il liquido veniva garantito solo a giorni alterni. Poco prima del 5 agosto, quando questa decisione fu presa, le richieste di aiuto erano decisamente superiori. E così se le criticità sono sempre le stesse (pur se il trend è in decremento), tanto vale eliminare questi due “ghetti idrici” e tornare all’ordinaria distribuzione. La discriminante sarà l’incremento concreto di acqua che quotidianamente è a disposizione dopo l’attivazione venerdì di 4 pozzi fra Briga e Mili. «Oggi, quei 30 litri al secondo in più – si fa scappare il sindaco – valgono più di 100 dell’anno scorso». La valutazione passerà anche dal lieve incremento che arriva dalle fonti della Santissima che, dopo essere arrivata ai minimi storici, adesso fa segnare un cambio di rotta, un po’ per le primissime piogge e un po’ per i lavori di efficientamento che l’Amam sta svolgendo da tempo.

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