Va avanti il monitoraggio ambientale della motobarca “Elettra” nei fondali dello Stretto di Messina
La motobarca “Elettra” della società “Prisma Srl”, dopo una prima campagna di indagini tra il 21 marzo e il 30 giugno scorsi, sarà impegnata fino al 31 dicembre nelle attività di monitoraggio ambientale in fondo allo Stretto. Si tratta di una campagna che è collegata anche alle vicende della progettazione del Ponte. La “Prisma Srl”, infatti, opera per conto della “Edison Next Evironment Srl”, la società del Gruppo “Edison Next”, che si occupa dei servizi di monitoraggio ambientale, su incarico della “Stretto di Messina” e che è nata a seguito di una cessione del precedente monitore ambientale, cioè l’Associazione temporanea di imprese guidata dalla “Fenice Spa”, insieme con “Agriconsulting”, “Eurisko NopWorld”, “Nautilus” e “Theolab”, l’Ati che si aggiudicò nel 2006 la gara del monitoraggio ambientale per un importo di 40 milioni. « L’attività del monitore ambientale, secondo quanto affermato in quell’occasione dalla “Stretto di Messina”, è «un fondamentale strumento di controllo concernente le ricadute ambientali e socioeconomiche sul territorio. Il Monitore avrà il preciso compito di monitorare la fase di progettazione definitiva, la fase realizzativa e la fase gestionale dell’opera, procedendo alla continua verifica dell’efficacia degli strumenti mitigativi progettati e messi in atto. L’attività di monitoraggio inizierà in fase di elaborazione della progettazione definitiva così da permettere la raccolta e l’analisi dei dati “ante operam”. Tale attività si estenderà a tutta la fase di costruzione nonché di gestione dell’opera anche al fine di armonizzare efficacemente l’adozione delle innovazioni tecnologiche a minor impatto ambientale». E l’ad della “Stretto”, Pietro Ciucci, di recente ha dichiarato che «il monitoraggio ambientale “ante operam”, durante i lavori e “post operam”, è stato previsto sin dalle prime fasi progettuali, con particolare attenzione ad atmosfera, ambiente marino, acque superficiali e acque sotterranee, suolo e sottosuolo, flora e fauna, ecosistemi, rumore, vibrazioni, campi elettromagnetici, paesaggio, stato fisico dei luoghi e viabilità dei cantieri, ambiente sociale. Conosciamo, grazie a questi studi, l’importanza strategica delle rotte migratorie sullo Stretto di Messina e abbiamo ripreso ormai da mesi il monitoraggio, mediante utilizzo di radar orizzontali e verticali che consentono la localizzazione dei volatili, registrando l’altitudine del loro passaggio.