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Alessandro Giuli, il neoministro della Cultura che vuole portare il MaXXI a Messina

«Il MaXXI Med non può che nascere a Messina». Alessandro Giuli lo aveva dichiarato nell’occasione ufficiale, quella del 23 ottobre 2023, allorché nel salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, da presidente della Fondazione di Roma, firmò, insieme con il sindaco Basile, il protocollo d’intesa per la realizzazione, entro il 2025, della sede distaccata del grande Museo delle Arti del XXI secolo. Messina, aveva ribadito quello che oggi è il neoassessore alla Cultura, «è la naturale capitale culturale del Mediterraneo».
L’impegno per il “MaXXI Med” è proseguito con una serie di atti formali, di sopralluoghi, di ulteriori visite a Messina (l’ultima nel febbraio scorso) da parte di Giuli. La sede è stata individuata alle Torre Morandi, l’edificio di archeologia industriale che sorge a Torre Faro e che è stato scelto proprio per la sua vicinanza al luogo dove dovrebbe sorgere il Ponte sullo Stretto. Il Comune di Messina aveva già stanziato i fondi per il progetto di riqualificazione delle Torre Morandi e la destinazione a sede del MaXXI è stata accolta favorevolmente dalla Giunta Basile. Inoltre, nel percorso è coinvolto l’Ateneo peloritano, visto che anche Villa Pace potrebbe diventare la sede di rappresentanza di iniziative ed eventi legati al “MaXXI Med”. Giuli aveva incontrato l’allora rettore Salvatore Cuzzocrea, poi è tornato in città per confrontarsi con la rettrice Giovanna Spatari.
Secondo l’atto integrativo sottoscritto nell’ottobre del 2023, quello che nascerà in riva alo Stretto «è destinato ad essere il Polo della creatività contemporanea nel Mediterraneo». Il sindaco Basile, sempre in quell’occasione, ribadì che «si conclude il percorso avviato un anno fa e che oggi grazie ad una proficua sinergia di intenti inizia a definirsi attraverso questo atto aggiuntivo per dare concretezza a una visione unica di sviluppo e opportunità di crescita per il nostro territorio. Una collaborazione, questa, capace di creare sinergie importanti nel contesto nazionale e internazionale. La scelta di Messina come sede di un simile Polo museale ribadisce il ruolo strategico della città dello Stretto vista non soltanto nel contesto dell’area mediterranea, ma testimonia la programmazione strategica di questa Amministrazione, in continuità con il percorso già avviato dall’Amministrazione De Luca, di procedere con azioni volte a rappresentare importanti investimenti.

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