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Polizia locale soppressa a Taormina: “Scelta antidemocratica”

La senatrice Musolino ritiene che De Luca abbia attaccato il diritto

Fa discutere la scelta dell’amministrazione comunale del sindaco Cateno De Luca di sopprimere il Corpo di Polizia locale e in ultimo di trasferire l’ormai ex comandante (attualmente in congedo parentale) all’Area tecnica. Le forze di opposizione contestano la decisione di Palazzo dei Giurati, parlando di «emergenza democratica» e ritenendo che a pagare le conseguenze del contrasto interno tra sindaco e comandante sia l’intera città.
Ieri, sulla vicenda è intervenuta anche la senatrice Dafne Musolino (Italia Viva), prendendo le difese dell’ex comandante Daniele Lo Presti: «Un Comune come Taormina, che aveva da oltre 30 anni il proprio Corpo di Polizia locale, si trova adesso con un Servizio per volontà del sindaco e della Giunta – ha affermato la parlamentare messinese – per una pretesa razionalizzazione dei servizi che in realtà, come è chiaro a tutti, è solo il modo attraverso il quale si è deciso di neutralizzare il comandante, che difatti non è più tale, ma è diventato un dipendente dell’Area tecnica. Su questa questione vorrei dire ai taorminesi che se si consente a un sindaco di pensare che per contrastare un dipendente che non si piega alla sua volontà si possa sopprimere il Corpo di Polizia, si accetta un sistema di governo illiberale e antidemocratico che non fa onore alla Sicilia».

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