L'Amam fa sapere che "gli interventi necessari per consentire l’immissione in rete dei nuovi pozzi si sono conclusi. L’erogazione dell’acqua sta progressivamente tornando regolare nelle zone in cui, per eseguire i lavori, è stato necessario sospendere temporaneamente il servizio. L’immissione in rete dell’acqua proveniente dai nuovi pozzi avverrà già da domani. Inoltre, nelle zone A e B l’acqua verrà erogata in entrambe le aree senza alternanza". Nelle scorse ore, infatti, (solo attraverso un post sui social) "per consentire l’immediata immissione nella rete idrica dell’acqua proveniente dai pozzi di Briga n. 1, Briga n. 2, pozzo Busà e pozzo Cucìnotta, Ordinanza n°151/2024, si è reso necessario effettuare degli interventi che richiedono la sospensione temporanea dell’erogazione idrica nelle zone dei villaggi sud compresi tra Santo Stefano Briga e Santa Lucia Sopra Contesse, ad eccezione di quelli di Larderia, Zafferia e Tremestieri. L’erogazione - aggiunge l'Amam - riprenderà regolarmente ad operazioni concluse, programmate intorno alle ore 18. Ogni ulteriore aggiornamento verrà prontamente comunicato".
“L’immissione in rete idrica delle acque prelevate dai pozzi denominati Briga n.1 e Briga, N. 2, Busà e Cucinotta - aveva comunicato l'Amam in precedenza - avverrà da oggi venerdì 6 settembre, essendone stata già verificata alla presenza di ASP la potabilità mediante analisi effettuate da laboratorio certificato ed accreditato. Si ribadisce, quindi, che tutta l’acqua immessa in rete e distribuita ai cittadini è potabile”. A comunicarlo è l’Amam, dopo l’ordinanza firmata ieri dal sindaco Federico Basile. L’acqua è potabile, dice l’Amam, ma dal punto di vista formale e giuridico può essere considerata tale solo in presenza di una certificazione dell’Asp. Che non c’è. E infatti l’Amam stessa prosegue: “Tuttavia, solo in attesa del completamento della già avviata procedura per ottenere il rilascio del giudizio di idoneità da parte dell’Azienda Sanitaria Provinciale e della licenza di attingimento da parte del competente Ufficio del Genio civile di Messina, enti ai quali AMAM ha già fornito tutta la documentazione necessaria, il sindaco raccomanda, in via precauzionale, l’utilizzo ai soli fini igienico-sanitari delle acque della rete idrica comunale sino a che, con successivo ed immediato provvedimento verrà data comunicazione dell’ottenimento del formale giudizio di idoneità da parte di ASP”.
Insomma, l’acqua è potabile… ma non lo è. E viceversa. Un inghippo evitabile, visto che si tratta di circa 30 litri al secondo, rispetto ai mille che giornalmente vengono immessi nella rete cittadina? Forse sì. Di sicuro è altra carne al fuoco in questa calda estate di polemiche… idriche.
L'intervento del sindaco Basile
“In data odierna, con l’immissione nella rete cittadina di acqua proveniente da 4 nuovi pozzi, le cui operazioni sono ancora in corso, abbiamo voluto imprimere una accelerazione per mitigare ancora di più i disagi che una parte della città ha vissuto e sta vivendo a causa della carenza idrica”, afferma il sindaco Basile. Si tratta di un incremento della risorsa idrica di circa 30 litri al secondo che rappresenta un apporto significativo per la comunità. Desidero rassicurare i miei concittadini - continua Basile - che l'acqua immessa nella rete è potabile, come riportato nell'Ordinanza e come confermato dalle analisi condotte in collaborazione con l'Asp. Sebbene manchi solo un passaggio burocratico per rendere ufficiale questa certificazione, mi sono assunto la responsabilità di procedere in deroga ai normali iter. Non è possibile, l'ho detto più volte , gestire una situazione emergenziale seguendo iter ordinari. L'acqua è potabile perché lo certificano le analisi eseguite, la raccomandazione ad un uso esclusivamente igienico sanitario al momento è un atto dovuto in via precauzionale”, conclude il sindaco Basile
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