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Taormina, il comandante Lo Presti “silurato” e trasferito: l’ultimo affondo di De Luca

L’operazione siluramento è completata. Taormina non ha più un Corpo di Polizia locale né un capo, trasferito persino in un altro settore del municipio. L’Amministrazione comunale del sindaco Cateno De Luca chiude il cerchio e porta a termine la destituzione del comandante Daniele Lo Presti, al quale sabato scorso è stato revocato l’incarico di titolare della Polizia locale.
Soppresso il Corpo ed istituito il Servizio, inserito nell’Area amministrativa-Affari generali-Servizi sociali e demografici-Servizio di Polizia locale, il sindaco ha nominato come responsabile l’ispettore capo Giuseppe Cacopardo, già vicecomandante, ritenuto in possesso dei requisiti morali e professionali per poter svolgere l’incarico, fino al 31 dicembre 2025, anche con la qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria, con il sindaco o l’assessore da lui delegato che impartirà le direttive, vigilerà sull’espletamento del servizio e adotterà i provvedimenti previsti dalle leggi e dai regolamenti, ai quali il responsabile e tutto il personale appartenente alla Polizia locale dovranno attenersi.
Una nomina che non ha tenuto conto delle qualifiche, visto che Lo Presti ricopre un grado più alto, e che ha rappresentato il primo importante segnale della volontà di metterlo definitivamente da parte. Ieri è giunta la conferma, con il provvedimento di assegnazione delle risorse umane alle Aree organizzative e al Servizio di Polizia locale, firmato dal segretario generale Giuseppe Bartorilla: l’ex comandante Daniele Lo Presti, infatti, è stato destinato all’Area tecnica, al cui vertice il primo cittadino ha posto l’ing. Vincenzo Barbagallo, con decorrenza dall’1 ottobre in quanto attualmente è in congedo parentale. Una decisione che il funzionario è intenzionato a contestare impugnandola davanti al giudice, in quanto vincitore di concorso pubblico per ufficiale di Polizia locale, ritenendo che non possa essere destinato all’Ufficio tecnico dopo anni al vertice del Corpo taorminese.
È l’epilogo di uno scontro iniziato nei mesi scorsi, quando il sindaco Cateno De Luca ha definito il comandante inadeguato al suo ruolo, contestandogli anche la scelta di chiedere il congedo parentale a luglio e agosto «lasciando allo sbando la comunità – ha detto allora –, una decisione che rappresenta la conclusione del suo rapporto di correttezza con la comunità stessa, non gode più della mia fiducia e sarà messo nero su bianco».

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