«Da turista ho avuto bisogno della Guardia medica e ho scoperto che in paese non esiste. È necessario prendere seri provvedimenti». Un’anomalia che ormai va avanti da 16 anni e che durante la stagione estiva scoprono anche i visitatori. Santa Teresa di Riva continua a non avere il presidio della Continuità assistenziale, trasferito dal 2008 a Sant’Alessio Siculo, e dopo le 20, orario di chiusura del Pte che apre alle 8, una realtà con 10mila abitanti che in estate raddoppiano per l’arrivo dei villeggianti resta sprovvista di qualsiasi punto di riferimento sanitario.
Negli ultimi giorni, residenti e vacanzieri hanno raccontato le loro storie, che non sono sfuggite alla politica locale e in particolare all’assessore alla Salute, Gianmarco Lombardo, che da diversi anni conduce una battaglia per ripristinare la Guardia medica in paese, inviando lettere alla Regione accompagnate anche da una petizione con 5.000 firme, così come il consiglio comunale nel dicembre 2023 ha approvato all’unanimità una mozione che impegna il sindaco a mobilitare la deputazione regionale, affinché si faccia portavoce con l’assessore alla Salute e la Giunta Schifani, per il potenziamento dei servizi sanitari nella cittadina jonica sia con il ripristino della Guardia medica che attraverso la garanzia della presenza costante del medico a bordo dell'ambulanza del 118.
«Abbiamo fatto tutto ciò che era possibile fare a livello istituzionale per portare la Continuità assistenziale a Santa Teresa di Riva – ha ricordato ieri Lombardo – ma la Regione ci ha risposto picche perché ritengono siamo coperti. Se la comunità ha intenzione di partecipare ad una nuova raccolta firme imponente da inviare all’assessorato alla Salute siamo pronti ad avviarla, magari si sblocca qualcosa. Noi siamo a fianco dei cittadini, di chi ha bisogno, di chi può avere un problema di notte e non trova un riferimento: è intollerabile che non ci sia la Guarda medica». E in poche ore sono giunte oltre 100 reazioni positive di persone pronte a sottoscrivere un nuovo appello.
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