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Messina: fari riaccesi sull’I-Hub dello Stretto, il Polo di innovazione tecnologica

Esattamente un anno fa, nel settembre del 2023, fu dato l’avvio alle demolizioni nell’area della cortina del porto. Se ne discuterà oggi durante la seduta della Commissione a Palazzo Zanca

Era esattamente un anno fa – il 14 settembre 2023 – allorché furono avviati i lavori di demolizione del compendio immobiliare che fronteggia l’area portuale. Venne dato il primo colpo di ruspa, poi entrarono nel vivo le operazioni che, in pochi mesi, rasero al suolo gli ex Magazzini Generali e il vecchio Mercato Ittico comunale. Metà del cammino può dirsi alle spalle, ma c’è ancora tanto da compiere, perché il progetto dell’I-Hub dello Stretto, il Parco scientifico- Polo dell’innovazione tecnologica, ideato dall’ex sindaco Cateno De Luca e dall’ex vicesindaca Carlotta Previti, e portato avanti dall’Amministrazione Basile, possa vedere luce. Vanno demoliti – e i lavori cominceranno a breve – gli altri due fatiscenti immobili rimasti in piedi, l’ex Casa del Portuale e gli ex Silos Granai, e poi si dovrà realizzare la sede dell’I-Hub, secondo un progetto che intende inserire la nuova costruzione all’interno di un vero e proprio Parco urbano, con molto verde e aree destinate alla socializzazione, soprattutto rivolte alle fasce giovanili.
Di questo ambizioso progetto delle Giunte De Luca-Basile, si discuterà oggi durante la seduta della competente Commissione consiliare di Palazzo Zanca, alla presenza del vicesindaco Mondello, che è anche assessore ai Lavori pubblici, del direttore generale Salvo Puccio e della direzione lavori.
La prima fase dell’appalto è stata realizzata dal Consorzio Stabile Real Italy Scarl di Vicenza. Il percorso, ideato dall’ex assessora Previti fin dai primi giorni del suo lavoro nella squadra guidata da De Luca, comincia a farsi concreto nell’anno della pandemia, il 2020, quando l’Agenzia nazionale di Coesione assegna a Messina 74 milioni 767mila euro per integrare i finanziamenti destinati all’Innovation Hub, a seguito della presentazione da parte del Comune di un piano di investimenti straordinario sulle risorse del “Recovery Fund”, in convenzione con l’Università di Messina per la co-progettazione.

Tra alterne vicende, e roventi polemiche (quelle che videro contrapposti De Luca e Previti, da un lato, e dall’altro, l’allora vicepresidente della Regione siciliana Gaetano Armao), l’iter andò avanti fino al giorno di settembre 2023, data della consegna dei lavori di demolizione dei primi due edifici nell’area antistante la cortina del porto. In quell’occasione, Basile disse: «L’Amministrazione del fare prosegue, è una data significativa per la nostra città. Le basi gettate per la creazione di un Parco scientifico che sorgerà su queste macerie rappresenta la continuità di quanto programmato dall’Amministrazione De Luca che, nella visione strategica di rilancio e sviluppo di Messina, che mi ha visto direttore generale, e oggi sindaco unitamente alla mia Giunta, al direttore generale Salvo Puccio e alle Partecipate. Stiamo raccogliendo i primi frutti di una programmazione a lungo termine rivolta ad offrire, secondo le finalità dell’I-Hub, struttura in sintonia con l’Università, un alto grado di innovatività tecnologica per la sperimentazione e l'applicazione di soluzioni intelligenti per la gestione dei servizi urbani e delle imprese del territorio. Messina deve rivestire un ruolo primario nella promozione della digitalizzazione, in quanto la nostra centralità nel cuore del Mediterraneo deve trovare riscontro non solo attraverso la promozione di iniziative ad ampio spettro di ambiti tematici, ma anche ad un programma oculato e lungimirante di interventi che proiettino in maniera sempre più rapida e concreta la nostra Città verso una transizione digitale tangibile». Una sede concreta, quella dell’I-Hub, anche per quel “Sud Innovation Summit”, l’evento svoltosi l’anno scorso a Messina e che si ripeterà fra qualche settimana, con la presenza dei manager di alcuni dei più importanti gruppi aziendali nei settori più avanzati tecnologicamente.

 

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