Crisi idrica a Messina, «meno richieste, più risposte»: il bilancio degli interventi di Comune e Amam
Venerdì 2 agosto, l’ultimo venerdì prima della suddivisione del centro città in zone A e B, le richieste di “soccorso idrico” giunte al Coc sono state 312, così suddivise: 104 da privati, 185 da condomini, 22 da attività commerciali e una da una struttura sanitaria. Lunedì scorso, 26 agosto, dopo poco più di 20 giorni di razionamento a zone, le richieste sono state 69, di cui 24 da privati, 32 da condomini, 12 da attività commerciali e sempre una da strutture sanitarie. E soprattutto tutte le richieste giunte al Coc negli ultimi due giorni sono state evase. Sono questi, secondo il sindaco Federico Basile e la presidente di Amam Loredana Bonasera, i dati che dicono che il piano adottato in questa estate di emergenza idrica (un’emergenza conclamata ai sensi di legge da un’ordinanza regionale sulla siccità) funziona. Magari non c’è da stappare bottiglie di champagne come qualcuno fa altrove, però la sensazione, a Palazzo Zanca, è che ciò che si poteva fare per ridurre il più possibile i disagi è stato fatto. Ieri è stata convocata una conferenza stampa ad hoc proprio per tradurrei in numeri e dati la visione da bicchiere mezzo pieno più volte manifestata dal sindaco in queste settimane, nelle quali non sono mancate (e in alcuni casi continuano a non mancare) segnalazioni e lamentele, conditi, non di rado, da precisi attacchi, politici e non. Il dato più rilevante è probabilmente quello relativo alle richieste di autobotti effettivamente soddisfatte dal Coc, il Centro operativo comunale della Protezione civile. Nella settimana 29 luglio-4 agosto, cioè quella che ha preceduto l’avvio del piano “a zone”, la media giornaliera era di 259 richieste e di queste ne sono state evase solo per il 30%. E fino al 18 agosto a più della metà delle chiamate non è seguito, poi, l’intervento richiesto: 45,28% nella settimana 5-11 agosto, 47,94% nella settimana 12-18 agosto. Numeri che suggeriscono come certe segnalazioni, evidentemente, non fossero esagerazioni o sensazionalismi. L’inversione di tendenza è arrivata la settimana scorsa, 19-25 agosto: la media di richieste è scesa a 115 (in quella precedente, la settimana di Ferragosto, si era toccato il picco con 273) e ne sono state evase l’86,32%. Un risultato al quale si è giunti, hanno spiegato Comune (erano presenti anche gli assessori alla Protezione civile, Massimiliano Minutoli, e al, Francesco Caminiti) e Amam (con la Bonasera tutto il Cda) con tre mosse, su tutte: l’aumento delle autobotti, che erano 5 e adesso sono 14; l’efficientamento del Coc, con 30 operatori al centralino e più autisti, reclutati da Messina Social City; l’individuazione di alcuni punti critici, nei quali si è intervenuto rimodellando il cronoprogramma dei lavori appaltati col Pnrr per il restyling della rete idrica e la riduzione delle perdite («abbiamo sostituito oltre 700 metri di condotta in queste settimane»).