Messina, il dipartimento Pubblica istruzione del Comune: «Niente soldi per gli arredi scolastici»
La lettera risale all’inizio dell’estate, ma nel frattempo nulla è cambiato, nemmeno con l’approssimarsi dell’inizio delle lezioni: i dirigenti scolastici dovranno arrangiarsi con ciò che hanno per gli arredi dei loro istituti, perché dal Comune non arriverà un centesimo in più. Il succo è questo, i toni sono – ovviamente – diversi nella nota che qualche settimana fa il dirigente del dipartimento Servizio alla persona e imprese (che include la pubblica istruzione), Salvatore De Francesco, ha inviato a tutti i presidi della città, o meglio a quelli delle scuole di competenza comunale (tutte tranne gli istituti superiori). Nota che faceva seguito alle prime richieste di arredi scolastici. Il dirigente, in quella lettera, ha semplicemente ricordato ai dirigenti che «da ormai diversi anni alcuna somma viene stanziata nei capitoli del Peg (Piano esecutivo di gestione, ndr) di propria competenza, predisposti all’acquisto di arredi scolastici, nonostante in fase di previsione di bilancio se ne evidenzi la necessità». Per ovviare, in questi anni, lo stesso diparimento comunale ha provato a rimediare in qualche modo, assegnando, «dietro la presentazione di appositi preventivi e solo nei casi di classi di nuova istituzione», una somma di compartecipazione alle spese, per consentire ai presidi di acquistare gli arredi strettamente necessari, prelevando le somme da altri capitolo. «Detto ciò – ha precisato ancora De Francesco –, pur comprendendo le esigenze delle istituzioni scolastiche, corre l’obbligo precisare che alla data odierna alcuna risorsa economica è presente nel Peg di competenza, e che pertanto alcuna richiesta di arredi può essere evasa».