Messina

Domenica 24 Novembre 2024

Messina: tra crisi idrica, tormentoni e (ancora) disagi

La crisi idrica ha ormai un suo copione giornaliero. Sui social e attraverso comunicati stampa i consiglieri comunali e delle Municipalità raccolgono e rilanciano segnalazioni o proposte, non di rado polemizzando a distanza con l’Amministrazione. Quest’ultima, a sua volta, tende a gettare acqua sul fuoco (metafora forse appropriata, forse no), aggrappandosi ad alcuni dati in miglioramento e guardando (altra metafora non casuale) il bicchiere mezzo pieno. E poi, ciclicamente, torna pure il tormentone dell’acqua a Taormina, che tanto appassiona la politica (o almeno una parte di essa) ma che, a conti fatti, con i disagi che tanti messinesi quotidianamente soffrono ha molto poco a che fare. È già stato spiegato che quell’acqua “vettoriata” verso Taormina dalla condotta del Fiumefreddo viene restituita, a Messina, dalla condotta di Siciliacque, che in ogni caso non potrebbe rifornire Messina di un surplus di acqua, perché questo è quanto risposto ufficialmente, il 1. luglio scorso, dalla stessa Siciliacque quando Amam ha chiesto una fornitura maggiore. Riaprire questo “file” a giorni alterni (ieri è toccato alla senatrice “ex deluchiana”, oggi renziana, Dafne Musolino, con tanto di replica stizzita di Sud chiama Nord) ci appare più un gioco delle parti che un tema realmente cruciale per le sorti dei rubinetti cittadini. Rubinetti che, però, in molte case, a macchia di leopardo, continuano a rimanere a secco per buona parte della giornata. A prescindere se si sia nella zona A o nella zona B o al di fuori di entrambe. Uno dei consiglieri più attivi, su questo fronte, è Renato Coletta della quarta Municipalità, che ieri ha stilato una sorta di “bollettino” sulle aree più in sofferenza. Nella zona B, la zona nella quale ieri era prevista l’erogazione, la situazione riportata da Coletta è stata questa: via Cavalluccio con scarsa erogazione; via XXIV maggio con scarsa erogazione; via Caglia Ferro con scarsa erogazione; via Noviziato con erogazione scarsa o assente; via Cesare Battisti (tra S. Cecilia e Zaera) con disagi. Fuori dalle zone “alternate” ci sono poi Mortelle («assenza di erogazione da due mesi»), San Filippo Superiore («acqua limacciosa»), Piano Torre a Spartà (pressoché a secco), via Brasile e limitrofe (scarsa erogazione).

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