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A Messina lotta impari contro gli incivili: Musolino, i nostri Colli e il passaggio degli imbecilli

«È una lotta impari quella di Messina Servizi contro gli incivili». Lo scrivevamo nell’agosto del 2023. E nell’agosto del 2022 pubblicavamo foto più o meno simili. E così anche negli anni precedenti. “Musolino” – il nome della località richiama l’antica famiglia di baroni, che realizzò un elegante borgo, poi acquistato negli anni Sessanta dalla famiglia Rodriquez e successivamente ristrutturato e adibito a “country Resort” – è uno dei luoghi preferiti dai messinesi che “salgono” sui Colli, un po’ per amore del verde e delle montagne, un po’ per cercare rifugio e refrigerio, scappando dal grande caldo estivo. Ed è anche uno dei luoghi più esposti alle orde di barbari di casa nostra che lasciano i segni del loro passaggio, come se nulla fosse. Forti di un senso dell’impunità che non può non essere definito criminale, e di un egotismo patologico, convinti di essere i padroni del pianeta Terra.
Ripercorrendo in questi giorni le “quattro strade” che s’incrociano lì dove sorge l’oasi di ristoro “Don Minico”, lo spettacolo è più o meno identico. Ad ogni curva, c’è una micro-discarica, tra gli alberi trovi di tutto. E a “Musolino” fanno orrenda mostra di sé i rifiuti lasciati da chi ha gozzovigliato, anzi sarebbe meglio scrivere “zozzovigliato”, proprio in queste settimane d’agosto dove i Peloritani sono una delle alternative più belle, che si offrono ai messinesi e ai turisti, al bagno a mare. Un bene che va tutelato ogni giorno, ogni mese, ogni stagione, a maggior ragione d’estate, quando il flusso di visitatori aumenta a dismisura. Ma ogni volta si è costretti a invocare interventi di pulizia straordinaria, che durano lo spazio d’un mattino, e qualche giorno dopo, si ricomincia come se le squadre di Messina Servizi non fossero mai passate di lì. E così vincono loro, gli incivili, sempre e comunque. Vincono loro e perde la nostra città, perde chi ama questo polmone verde, che è la nostra vera “riserva” naturale, come e più dello Stretto di Messina. I danni dell’inciviltà non sono neppure stimabili...

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