Messina

Lunedì 25 Novembre 2024

Eolie, agosto rianima la speranza in un consistente rilancio turistico

È stato un luglio difficile, ma gli eoliano hanno sempre scommesso sul mese di agosto, sperando che la calda stagione prosegua anche a settembre che solitamente richiama gli escursionisti. Alla vigilia di ferragosto nell’Arcipelago si registra un certo movimento turistico e se Lipari registra qualche difficoltà, a Vulcano e Panarea le cose vanno decisamente meglio, al pari di Stromboli dove la diminuzione dell’allerta ha riacceso la voglia dei vacanzieri di trascorrere alcune giornate a contatto con le sabbie nere dell’isola sovrastata da “Iddu” (il vulcano). «Non è più il turismo di una volta – afferma Angela Paino – quando occorreva prenotare con largo anticipo sia l’albergo sia le escursioni in barca, ma non per questo occorre lamentarsi. Anzi bisogna cercare di accogliere nel modo migliore il turista che non vuole peraltro spendere tanto e avere tutti i servizi». «La concorrenza delle località turistiche straniere, penso a Grecia, Turchia e Albania è tanta – aggiunge l’imprenditore Sergio la Cava – ma qui a Vulcano registriamo sempre presenze di viaggiatori che, pur con tutte le limitazioni esistenti, trascorrono le loro vacanze. Forse è diminuita la permanenza e sicuramente non aiuta il supporto dell’Amministrazione che praticamente non fa nulla per interagire con gli operatori privati ma anche per rendere ancora più attraenti queste isole. Basta fare il paragone con quello che avviene a Milazzo che l’attuale sindaco ha rilanciato con investimenti, quali ad esempio la tribuna al Castello o la riqualificazione di altri beni». «Il calo è generale – aggiunge Rosario Sofia, operatore eoliano nel settore extralberghiero – compreso tra il 10 ed il 20 per cento riferito non tanto alle strutture alberghiere, quanto al movimento in generale che riguarda anche gli altri settori del turismo (ristorazione, servizi). Luglio è stato un mese difficile per via di una serie di problemi che hanno anche interessato i trasporti ed in particolare l’aeroporto di Catania». Il direttore del Raya, Giovanni Mandanici ritorna su un ragionamento che già aveva portato avanti lo scorso anno: l’impossibilità di garantire il divertimento dopo le restrizione imposte dall’ordinanza del sindaco Gullo.

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