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Messina, ecco la Panoramica sulla... discarica. Ancora troppi incivili

La Panoramica dello Stretto ridotta, in alcuni tratti, ad un immondezzaio. In bella mostra non soltanto i sacchetti di rifiuti che qualcuno lancia sulla strada, anche alcune mini discariche che, giorno dopo giorno, sono alimentate dagli incivili. E’ la situazione che si presenta a chi si trova a percorrere la Panoramica dello Stretto, una strada che offre scorci bellissimi dello Stretto e che, sopratutto in questi mesi, è la più battuta perché collega velocemente con le spiagge del litorale nord. La storia è quella di ogni estate ma, anche durante il resto dell’anno, non mancano zone dove i rifiuti proliferano. Le maggiori responsabilità sono ovviamente degli incivili che lasciano rifiuti di ogni genere ovunque sporcando dove in passato era stato pulito. La strada però meriterebbe maggiore attenzione.

La spazzatura non si trova in tutta l’arteria, nella prima parte, oltre ad alcuni tratti di marciapiede ricoperti di aghi di pino, è tutto sommato pulita. Lo scenario cambia nella parte che va dalla galleria Bosurgi fino alla rotatoria di Granatari dove, soprattutto nella corsia che da nord va verso il centro, ci sono numerose mini discariche formate nelle aree di sosta o nelle insenature della strada. Sul marciapiede, inoltre i tratti liberi sono intervallati dai sacchetti della spazzatura che vengono lanciati anche dal lato opposto, lungo lo spartitraffico. I posti sono sempre gli stessi. Si comincia con la grande area di sosta poco prima dell’uscita di Pace dove un’aiuola di piante secche è stata “decorata” con una bacinella di plastica. Intorno rifiuti, cartacce, bottiglie ad ogni angolo.

Procedendo oltre l’uscita di Papardo si arriva ad un’area di sosta dove qualcuno ha lasciato un frigorifero, accanto sacchetti di spazzatura e, restano in tema di elettrodomestici, anche un ferro da stiro. Tra i rifiuti c’è pure un’elica, abiti e spazzatura varia. Poco più avanti, nascosto dallo spartitraffico, c’è anche un vecchio materasso che giace lì chissà da quanto. Arrivando alla rotonda di Granatari, ripercorrendo in senso inverso la Panoramica, lo scenario non cambia, anzi peggiora. Si comincia con i sacchetti di rifiuti sparsi tra un tratto e l’altro del marciapiede e si continua con pneumatici abbandonati che invadono il passaggio sul quale spesso, chi decide di andare a correre su quella strada, deve fare lo slalom. La parte peggiore arriva poco più avanti dove la strada ha un’insenatura: davanti ad cancello chiuso c’è una vera discarica, oltre ad un divano letto, ci sono i resti di un serbatoio, materiale edili, ed altro ancora. Altre piccole discariche si trovano anche più avanti. Non va meglio neanche nelle strade che immettono sulla Panoramica: sulla rampa d’ingresso dal torrente Papardo, il marciapiede è costellato da sacchetti di rifiuti. Una scia di spazzatura che non conosce fine.

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