Messina

Domenica 24 Novembre 2024

Messina, storie di gente senz'acqua: "Riempio la vasca da bagno come faceva mia nonna"

Anche il secondo giorno è andato. Il piano di distribuzione controllata dell’acqua, che prevede erogazione a giorni alterni per una vasta area della città, ieri è stato testato anche nella zona B. Si tratta della porzione più al centro, all’interno del perimetro definito da una parte della via Noviziato Casazza, dal viale Italia, dalla via Pietro Castelli alta, dalla via Tommaso Cannizzaro e della via XXIV Maggio. Chi vive nel lungo elenco di strade che ricadono all’interno di questa fetta, come i vicini della zona A, ha sperimentato nei primi due giorni di questa calda settimana di agosto la quotidianità con l’acqua a giorni alterni. Il test di ieri in zona B sembra essere andato un po’ meglio rispetto all’esordio in zona A, ma sono stati comunque tanti i disagi lamentati dai cittadini. In piazza XX Settembre e nei dintorni della via Tommaso Cannizzaro alta anche ieri l’argomento più gettonato era proprio l’acqua. Tra gli anziani abituali frequentatori della piazza un po’ di ottimismo: «Sono stati di parola, l’acqua è arrivata nelle prime ore della mattinata» dice uno dei residenti della via Pietro Castelli. La conferma anche da un vicino di casa: «È vero, anche a casa nostra già poco dopo le 5 c’era l’acqua, però l’hanno tolta prima delle 11, come invece avevano annunciato. Ma ci accontentiamo, di questi tempi meglio poche ore che niente». Si accontentano perché in queste zone si soffre particolarmente la carenza di acqua, soprattutto in queste ultime settimane in cui la crisi idrica si è aggravata. Un altro abitante della zona si sfoga: «È da anni che trascorriamo estati da incubo, non capisco perché non si sia mai riusciti a risolvere un problema che non nasce certo oggi e che adesso è solo peggiorato. Oggi l’acqua per qualche ora è arrivata, ma ieri siamo stati a secco, domani sarà lo stesso. Per quanto tempo durerà tutto questo?». Domande legittime, a cui però al momento né Comune né Amam possono rispondere perché il piano di razionamento appena scattato non ha ancora un termine. Dipenderà tutto da come si evolverà la situazione, valutando soprattutto se questa nuova strategia attuata darà qualche risultato. Nel frattempo però c’è chi si dichiara davvero esasperato: «L’acqua è arrivata, ma si può vivere così? Ci sentiamo ai tempi di guerra, ci attrezziamo con secchi e bidoni, siamo arrivati a riempire la vasca da bagno come faceva mia nonna. E’ mai possibile dover accettare tutto questo?» dice un altro abitante che parla delle difficoltà di fare una semplice doccia e della figlia che ha avuto un bimbo da poco e che si sta trovando ad affrontare tanti disagi anche solo per fare un semplice bagnetto al piccolo. Nel frattempo, alla luce di questa situazione, è chiaro che non ci si possono certo permettere sprechi di acqua. Ed è per questo che alcuni cittadini chiedono a gran voce un intervento urgente per evitare che l’acqua, in questo momento preziosissima, vada dispersa. Succede in via Carrai, dove già nei giorni scorsi, dopo analoghe segnalazioni, l’Amam era intervenuta per riparare il guasto. Ma ieri l'acqua è tornata a scorrere. I residenti di queste vie ritengono una beffa vedere scorrere così l’acqua indisturbata. «È uno schiaffo morale per tutte le persone che vivono qui e si devono accontentare di poca acqua e neanche tutti i giorni» dice Salvatore Soraci . «L’Amam è a conoscenza di questo problema, anche perché l’intervento è stato fatto la scorsa settimana. Evidentemente però il problema non è stato risolto e sta anche causando danni e infiltrazioni ad un’abitazione» spiega ancora Soraci, uno degli abitanti che si è già rivolto ad Amam. Per questo si chiede all’azienda di tornare sul luogo e di ripristinare anche la strada danneggiata dai lavori già fatti. Intanto oggi toccherà di nuovo alla zona A. Particolarmente critica la situazione che stanno vivendo le famiglie di via Quod Quaeris, a secco ormai da giorni. Oggi anche loro dovrebbero avere l’acqua, ma temono quanto accaduto già lunedì, quando non hanno visto neanche l’ombra di una goccia, se non quella portata dai mezzi del Centro operativo comunale.

leggi l'articolo completo