Sono per lo più anziani e fragili, arrivano disidratati, spossati dall’afa di questa caldissima estate che non concede tregua. Non tutti sono classificati come colpi di calore, in qualche caso scatta anche il ricovero ma per la maggior parte può bastare una buona idratazione e il consiglio di bere più acqua. Nelle ultime settimane sono sempre più frequenti i casi, ai pronto soccorso degli ospedali cittadini, di persone colte da malore a causa del gran caldo che rende le giornate opprimenti e le notti infernali. In poco più di quindici giorni, dal 20 luglio ad oggi, gli accessi al pronto soccorso del Policlinico sono stati circa 80. Si è trattato in maggioranza di persone anziane o fragili che sono arrivate al pronto soccorso con sintomi di disidratazione, affaticati dalle alte temperature e dal tasso elevato di umidità. Non tutti i casi sono colpi di calore, spesso si tratta di persone con patologie che a causa delle alte temperature, accusano malori.
L’ultimo week end ha registrato temperature roventi con l’aria resa ancora più calda dai numerosi incendi che fin da venerdì scorso hanno arroventato le colline facendo percepire ancora più caldo. Il caldo non è ancora alla fine. Anche se il bollettino sulle ondate di calore del ministero della Salute prevede il “livello 1” fino a domani, sarebbe a dire il livello di pre allerta, con temperature ben sopra i 30 gradi, il gran caldo, spesso associato ad un forte tasso di umidità continuerà ancora per tutto il mese di agosto. Non rimane che sperare in temperature meno roventi anche se le previsioni meteo promettono ancora giorni caldissimi. Per prepararsi a queste giornate di caldo intenso da tempo il Comune ha recepito il piano regionale per il caldo, attivando una serie di presidi per le persone con maggiori difficoltà che in questi giorni devono fare i conti anche con l’emergenza acqua. «Monitoriamo la situazione, in particolare le famiglie con disabili e anziani, in caso di necessità- come evidenzia l’assessore Alessandra Calafiore - c’è il personale della Messina Social City che può intervenire a supporto e sostegno di chi ha bisogno di aiuto e c’è anche l’attività dei volontari e della Croce Rossa che presidiano il territorio per non lasciare nessuno da solo».
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