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Messina, attesa ancora per gli ispettori regionali. Cuccì: "Le stecche rigide c'erano, il medico dovrà dare delle risposte"

L'ospedale Barone Romeo di Patti

Erano attesi questa mattina, ma secondo quanto riferito dal direttore generale dell’Asp di Messina, Giuseppe Cuccì, gli ispettori regionali non saranno a Patti prima di tre o quattro giorni.

Nel frattempo, all’ospedale Barone Romeo l’ispezione interna disposta dalla Direzione strategica dall’Azienda sanitaria provinciale è ormai alle fasi conclusive. Oggi i componenti della commissione hanno trascorso parecchie ore in struttura. «Siamo in fase ispettiva, ma stiamo già concludendo» ha riferito il direttore Cuccì, giunto in tarda mattinata al nosocomio di via Mazzini assieme alla direttrice sanitaria dell’Asp, Rosalia Murè.

«Stiamo attendendo le risultanze della commissione ispettiva interna, per poi – ha spiegato il direttore generale - trasmettere gli atti all’Ufficio procedimenti disciplinari. La commissione regionale si insedierà a giorni, noi abbiamo già completato il nostro lavoro». Sotto la lente dei vertici Asp la scelta professionale eseguita dal medico di Pronto soccorso che ha deciso di steccare l’arto del paziente di San Piero Patti con un cartone da imballaggio: «Le stecche rigide – assicura Cuccì -erano presenti in struttura. Il medico dovrà fornire risposte sulla scelta che ha deciso di operare in quella circostanza».

Nel primo pomeriggio è intervenuto anche il sindaco di Patti, Gianluca Bonsignore, che in qualità di rappresentante del Comune capofila del distretto sanitario D-30 ha inviato una nota al direttore generale dell’Asp per chiedere di relazionare «con la massima urgenza in merito all’attività ispettiva disposta». Chiesti anche «interventi e scelte immediate a difesa degli utenti, degli infermieri e del personale sanitario dell’ospedale di Patti, che meritano – si legge nella nota a firma Bonsignore – considerazione e rispetto. Ma soprattutto meritano un ospedale che dia risposte serie e certe e che non crei ulteriori domande di salute».

Pd, Schillaci riferisca su criticità servizi in Sicilia

«Quali iniziative intenda assumere il ministro della Salute per scongiurare il ripetersi di episodi come quello avvenuto all’ospedale di Patti in provincia di Messina dove i medici del 'Barone Romeò hanno immobilizzato una gamba con frattura al perone di un ragazzo usando un cartone da imballaggio e non una stecca per l’ingressatura, perché in quel momento mancavano al Pronto soccorso». E’ questo il quesito che viene posto dai deputati democratici siciliani al ministro Schillaci. L’interrogazione promossa da Peppe Provenzano e sottoscritta da Anthony Barbagallo, Giovanna Iacono, Stefania Marino, Fabio Porta, stigmatizza lo stato in cui versa la sanità siciliana che - si legge nel testo depositato - «presenta enormi criticità a cui il personale sanitario fa fronte come può in quanto i limiti maggiori sono da rinvenire nei tagli adottati sistematicamente e nella assenza di una seria programmazione che stanno mettendo a rischio persino le prestazioni più essenziali come appunto quelle dei pronto soccorso».

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