A Stromboli, con il via libera all’attività escursionistica sino ai 290 metri, con l’ausilio delle guide, si registra una leggerissima ripresa della movimentazione turistica, in ogni caso un “pannicello caldo” considerando quello che è stato il tracollo nel periodo in cui era stato, da parte del Dipartimento della Protezione civile, innalzato a rosso il livello d’allerta per l’attività del vulcano. La stessa, seppur modesta, economia che gira intorno alle imbarcazioni da mini crociere langue per via delle restrizioni in corso. Lo evidenziano gli operatori turistico commerciali dell’isola che tornano a chiedere la cessazione delle restrizioni. Intanto sul vulcano prosegue quella che è la costante attività di monitoraggio espletata attraverso le telecamere di video sorveglianza, da parte dei Centri di competenza, sia attraverso osservazioni dirette sul campo, nel corso di sopralluoghi, o con l’ausilio di droni. Nel corso della settimana – così come riportato nel bollettino Ingv a cura delle sezioni di Catania, Palermo e Napoli – si è osservata una modesta ripresa dell’attività esplosiva ordinaria, interrottasi il 4 luglio in concomitanza con l’inizio dell’attività effusiva dalla frattura eruttiva creatasi nella Sciara del Fuoco. Una frattura che ha profondamente modificato l’assetto morfo-strutturale dell’area craterica.