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Messina, mare inquinato a Contemplazione: oggi la revoca? Dati confortanti in molti punti

C’è la speranza che fra Paradiso e il Trocadero, oggi si possa fare il bagno. Sei giorni dopo la pubblicazione dell’ordinanza di divieto di balneazione lungo quei 2 preziosi chilometri di litorale, potrebbe arrivare la revoca e il cessato pericolo. È quello che ha lasciato intendere l‘assessore Francesco Caminiti che sta seguendo passo la vicenda dell’inquinamento del mare e della segnalazione arrivata dall’Asp nello scorso fine settimana.
«Venerdì i tecnici dell’azienda sanitaria locale – ha detto l’esponente della giunta Basile con la delega alle politiche del mare – hanno effettuato un nuovo prelievo nella porzione di mare dove ogni mese raccolgono il campione per verificare la presenza di sostanze inquinanti. Contiamo già oggi di avere qualche prima indicazione e domani di poter revocare l’ordinanza di divieto di balneazione. Ovviamente se e solo se i valori saranno tornato nei canoni della legittimità. Altrimenti dovremo attendere».
La fiducia che il mare possa essere tornato pulito nasce dal fatto che che sia stato individuato uno sversamento significativo proprio a poche decine di metri dal punto di prelievo dell’Asp e segnalato anche dal Ministero della Salute. Una posizione mediana rispetto all’intero fronte che va da Paradiso al Trocadero.
Lo sversamento avveniva da un piccolo canale di scolo delle acque meteoriche che si trova molto vicino al locale estivo Cabiria. Locale nel quale è avvenuto il sequestro del sistema fognario il cui scarico terminerebbe proprio nel canale e quindi in mare.
Sulla vicenda la società che gestisce il Cabiria con una nota afferma che "avrà modo di dimostrare la regolarità e la corretta funzionalità degli impianti" ma sottolinea come "nonostante la momentanea chiusura degli impianti risulti ancora la fuoriuscita di scarichi fognari direttamente in mare e chiede che gli organi preposti accertino le reali cause".
Nei giorni scorsi il Comune aveva fatto effettuare all’Amam una serie di analisi del mare dividendo i due chilometri di litorale in sei zone. Questo per restringere il cerchio e trovare dove fosse lo sversamento e per capire se fosse possibile l’area interdetta chiedendo all’Asp una rimodulazione in base ai nuovi campioni. I prelievi effettuati martedì scorso e le cui analisi si sono concluse il primo di agosto hanno, di fatto, confermato come l’unica zona in cui vi fosse una concentrazione batterica oltre il limite fosse proprio in prossimità di quel canale di scolo. L’acqua presa martedì conteneva 690 ufc per 100 ml di enterococchi, cioè ancora più di quanto non fosse emerso dalle analisi dell’Asp del 23 luglio ( quel dato era 400 ufc). Il valore massimo tollerato è 200 ufc. In crescita anche l’escherichia coli, salita fino a 470, vicinissima al limite massimo di 500. Confortano i dati nelle altre zone di prelievo che sono state alla chiesa di Grotte, alla Lega Navale (meno d 1 ufc), al Torrente di Pace (68 enterococchi su 200 di limite), via Fondelle e Canali (48 ufc) e Salita Fosse (10 ufc). Dati che in qualche modo fanno tirare un sospiro di sollievo anche a chi ha fatto il bagno in quei giorni.

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