Si andrà in fondo sulla morte di Giovanni Ciulla, l’allevatore di 58 anni trovato cadavere la sera del 18 luglio scorso a Fiumedinisi, impiccato ad un albero in un terreno in contrada San Pantaleo.
Dopo l’istanza presentata dai familiari, che non credono al suicidio, la Procura della Repubblica di Messina ha aperto un’inchiesta, al momento contro ignoti, affidata al sostituto procuratore Marco Accolla, che ha disposto l’esecuzione dell’autopsia sulla salma dell’uomo. L’esame è stato effettuato ieri pomeriggio all’ospedale “Papardo” di Messina dal professionista incaricato dalla Procura, il medico legale Gennaro Baldino, e all’accertamento tecnico irripetibile durato circa quattro ore, rivelatesi più complesse del previsto per le condizioni non ottimali del cadavere, hanno partecipato anche i consulenti nominati dalla famiglia, i medici legali Daniela Sapienza e Antonino Bondì.
L’esame permetterà di accertare l’esatta causa della morte del 58enne e la presenza di eventuali traumi sul corpo causati dall’intervento di terzi e la Procura ha disposto accertamenti approfonditi sul corpo della vittima, i cui esiti non si avranno prima di 90 giorni.
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