Si frattura il perone, si presenta al Pronto soccorso dell’ospedale Barone Romeo di Patti e i sanitari gli immobilizzano l’arto con una stecca di cartone a causa della mancanza dei basilari presidi medicali. Non è passata inosservata la bizzarra vicenda capitata a un ragazzo di San Piero Patti, riportata ieri dalla Gazzetta del Sud dopo che il padre del giovane, Natalino Natoli, aveva espresso sui social il suo disappunto per un episodio che ripropone con forza le storture di un sistema sanitario che fa acqua da tutte le parti. Sulla vicenda è intervenuto ieri il governatore regionale Renato Schifani, che ha riferito di aver chiesto all'assessore alla Salute, Giovanna Volo, l’immediato avvio di un’ispezione per risalire ai responsabili della vicenda. E la Procura di Patti ha aperto un’inchiesta. «È inaccettabile, chi ha sbagliato deve pagare» ha tuonato Schifani, che ha personalmente telefonato al ragazzo per porgere le sue scuse a nome della Regione Siciliana. «Non ce l’ho con i medici, so bene - ha aggiunto il governatore - che sono di frontiera e lavorano in condizioni a volte molto complicate, ma sarò implacabile con i responsabili non appena avrò l’esito dell’ispezione che ho disposto». Ispezione che è stata effettivamente annunciata poche ore dopo dall’assessorato alla Salute per «accertare fatti e responsabilità» con la massima urgenza. «Mi sono attivata, in pieno accordo con il presidente Schifani, per verificare l’eventuale mancato rispetto delle procedure previste dai protocolli. Dopo aver sentito i vertici dell’Azienda sanitaria di Messina, ho dato mandato al dipartimento Attività sanitarie dell’assessorato, guidato dal dirigente generale Salvatore Requirez, di procedere con la massima urgenza a un intervento ispettivo», sono le parole dell’assessore Giovanna Volo. La task force ispettiva servirà a far luce su eventuali responsabilità e ad adottare «i provvedimenti idonei al superamento delle criticità accertate».