Non c’era niente da festeggiare, vi dovreste solo vergognare. E avete organizzato pure il buffet riservato ai soliti noti con i bignè salati e lo spumante, almeno erano bollicine italiane? C’erano perfino le “signorine” - orrore veteromaschilista tipicamente anni ’80 -, che reggevano il nastro rosso da tagliare.
Se vediamo bene le cose però, dopo dodici anni, dodici anni, dodici anni, praticamente un’altra era, si può parlare soltanto di una scandalosa riapertura.
Di un nastro d’asfalto fondamentale che serve l’intera Europa verso la Sicilia e viceversa, rimasto vergognosamente imbrattato da lavori spesso a singhiozzo che non finivano mai. Un imbuto che ha costretto milioni di italiani e stranieri a lunghissime estenuanti code nel pieno della stagione estiva, sotto il nostro sole cocente, fermi al palo automobilistico per l’inettitudine e l’inefficienza altrui, due qualità che dalle nostre parti non mancano mai.
E non vale il classico “noi siamo arrivati dopo” per sdoganarsi dalle colpe degli altri, dai ritardi cronici all’inverosimile, dai plinti e dai conti fatti male. Oltretutto non è ancora finita, fino a quasi metà agosto sarà ancora un mezzo calvario stradale per chi arriva in Sicilia.
E ci sono poi delle domande sul resto delle autostrade siciliane a cui qualcuno dovrà pur rispondere. Facciamo qualche esempio a caso. Perché i pannelli elettronici interattivi montati da tempo un po’ ovunque, che potrebbero essere molto utili per indirizzare gli automobilisti, non funzionano? Perché quasi da nessuna parte sono state mai montate le barriere anti-rumore? (Direte voi, non abbiamo nemmeno l’asfalto sistemato e pensate alle barriere anti-rumore: beh, ci proviamo).
Oppure, altro quesito, pensato però al contrario: c’è stato mai un tempo, vicino o lontano, per quanto ci riguarda più da vicino, in cui un tratto della A18 o della A19 sia stato libero da doppi sensi di marcia disseminati un po’ ovunque? Probabilmente no. Ancora: arriverà mai un giorno in cui all’interno delle gallerie, molte ancora oggi con devastante doppio senso di marcia, si potrà telefonare o avere la possibilità di agganciare il web, che sarebbe poi una misura fondamentale di sicurezza per esempio se si rimane in panne?
Ecco, fino a quando non sarà fornita una sia pur malcerta risposta a queste semplici domande, noi crediamo che non ci sarà mai nulla da festeggiare.
Caricamento commenti
Commenta la notizia