Arriverà subito dopo l’estate la sentenza del processo d’appello dell’operazione Nebrodi, la maxi operazione della Direzione distrettuale antimafia che ha puntati i riflettori sulle truffe all’Agea su cui ruotavano gli interessi dei clan mafiosi tortoriciani. Dopo circa sette mesi arriva alle ultime battute il processo in Corte d’appello. Nei giorni scorsi si sono conclusi gli ultimi interventi degli avvocati difensori. La Corte, presieduta dal giudice Francesco Tripodi, ha quindi rinviato il processo a settembre per eventuali repliche, la camera di consiglio e la sentenza. Dopo l’estate si dovrebbe concludere dunque il processo di secondo grado che ha avuto tempi rapidi nonostante la mole di vicende trattate e il gran numero di imputati. La prossima udienza, infatti, è stata fissata per il 5 settembre. Il processo d’appello si era aperto il 14 febbraio nell’aula bunker del carcere di Gazzi. Lo scorso 23 aprile l’accusa, rappresentata dal sostituto procuratore generale Giuseppe Lombardo e dai sostituti procuratori della Dda Antonio Carchietti e Fabrizio Monaco applicati in appello per questo processo, avevano concluso il loro intervento chiedendo 26 conferme di condanna, 62 riforme della sentenza di primo grado, 2 prescrizioni e 5 concordati. Il processo di primo grado si era concluso il 30 settembre 2022. Il Tribunale di Patti aveva disposto 90 condanne per un totale di oltre 640 anni di carcere, 10 assoluzioni totali e una prescrizione. I giudici avevano disposto anche numerose confische di imprese e somme di denaro.