Milazzo, l'ultimo maledetto viaggio di Alessandro Scalzo: sequestrata la moto e disposta l'autopsia
Aveva 26 anni e una vita davanti. Un ragazzo che pur avendo dovuto affrontare già tante difficoltà per aver peso poco più che ventenne il papà Eugenio, noto fioraio cittadino, prima vittima milazzese del Covid, si era rimboccato le maniche aiutando la sua famiglia. Era un marittimo, 3° ufficiale di coperta e dopo diverse esperienze all’estero, lavorava su un traghetto della Caronte & Tourist. Giovedì finalmente era andato in ferie e quindi contava di trascorrere questo periodo di relax tra mare e divertimento nei lidi di Ponente. Cosa che aveva fatto anche la notte di venerdì trascorsa all’Horizon, una struttura balneare a due passi dal Tono, assieme agli amici di sempre. Poi, poco dopo le 3, il ritorno a casa per quello che è diventato l’ultimo viaggio. Cosa sia realmente accaduto sarà difficile ricostruirlo e, come spesso accade, tante supposizioni su quei minuti che hanno preceduto la tragedia. L’incidente è avvenuto intorno alle 3,30 pochi metri prima dello svincolo dell’asse viario che immette nel quartiere di San Giovanni dove l’uomo viveva assieme alla famiglia. Scalzo, che viaggiava a bordo della sua moto Benelli trx 500 è finito violentemente contro un palo della pubblica illuminazione. Un impatto fortissimo, al punto tale da far cadere addirittura il lampione. Il giovane è stato sbalzato dalla moto e, dopo un volo di alcune decine di metri, è finito privo di vita sull’asfalto. Vani i tentativi di rianimarlo da parte dei sanitari del 118 giunti sul posto assieme alle forze dell’ordine che si sono ritrovati davanti uno scenario agghiacciante con pezzi di moto sparsi ovunque e l’uomo esanime sulla carreggiata. La notizia dell’incidente si è diffusa già in nottata e sul posto sono giunti tanti amici, increduli e in lacrime per quanto accaduto. Scene di disperazione, urla, pianti hanno scandito la quiete della notte. Il tratto di asse viario, compreso tra piazza 25 Aprile e San Giovanni, è rimasto chiuso al traffico fino alle 7 del mattino per consentire agli agenti della Polizia di Stato di effettuare i rilievi e stabilire l’esatta dinamica. Una delle cause della disgrazia potrebbe essere stata anche la velocità visto che dai primi accertamenti sarebbe emerso che il centauro, imboccata la curva d’ingresso dell’asse viario, potrebbe non essere più riuscito a controllare la moto che è finita dritta contro il lampione. Ma un contributo determinante potrebbe giungere dalle telecamere di videosorveglianza della zona. È stata invece smentita dalla Polizia la voce circolata per tutta la mattinata che il giovane non si fosse fermato ad un posto di blocco e per questo coinvolto in un inseguimento. Più probabile l’ipotesi che sia stato notato da una pattuglia della Polizia che si trovava in servizio di controllo nella zona di Ponente, imboccare un breve tratto di strada a senso unico praticamente contromano nei pressi del campo sportivo “Salmeri”. Una circostanza che avrebbe indotto i poliziotti a mettersi alla ricerca della moto che avrebbe continuato il suo percorso. La Volante invece avrebbe cercato di individuarlo percorrendo la via Risorgimento e la via Veneto per poi ritrovarsi, proprio all’ingresso dell’asse viario, di fronte al drammatico incidente. Il corpo del giovane è stato portato nella sala mortuaria dell’ospedale di Milazzo dove resterà in attesa delle decisioni che verranno assunte dalla Procura. Non è escluso che venga disposto l’esame autoptico ai fini di fare ulteriore chiarezza. La moto è stata posta sotto sequestro. Dicevamo del cordoglio della città del Capo. La famiglia Scalzo è nota sia per l’attività che svolgeva il papà della vittima, sia per la parentela con il dottor Gianfranco Nastasi (sposato con la sorella di Alessandro), noto medico ed esponente politico locale. Alessandro era noto per la sua passione per il calcio ereditata dal padre. Grande tifoso del Milazzo era storico esponente del gruppo organizzato “Gioventù Vecchie Maniere”. E ieri mattina la S.S. Milazzo ha diramato una nota nella quale «si stringe intorno al dolore della famiglia, degli amici di Alessandro e della tifoseria rossoblu e porge sentite condoglianze», annunciando che «in segno di lutto e per rispetto nei confronti di Alessandro, ha deciso di rinviare la conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore prevista oggi.