«La speranza sta nel contrastare insieme la povertà, la disoccupazione, le guerre e le cause dell’immigrazione». Ken Loach ha le idee chiare e non molla di un centimetro. Il nemico principale, a suo avviso, è il Capitalismo e l’avanzata delle Destre, specie in Europa, è lo strumento per tenere a bada i poveri e la classe lavoratrice. Come si può battere? “Organizzandoci politicamente e lottando”. L’88enne regista inglese è stato protagonista assoluto dell’ottava giornata dell’Horcynus Festival anche se non in presenza. Dapprima con un’intervista, quindi con la consegna simbolica del Premio che la Fondazione gli ha assegnato e quindi con il suo ultimo film “The Old Oak”, presentato lo scorso anno a Cannes e che tanto successo continua a riscuotere per i temi trattati: rabbia sociale, immigrazione e soliodarietà. Il premio è il riconoscimento di un impegno costante e militante a favore degli svantaggiati di tutto il mondo. «Il Premio Horcynus Orca 2024 a Ken Loach – si legge nella motivazione ufficiale –, per la sua ricchissima carriera, condividendo un forte impegno per la giustizia ambientale e la giustizia sociale, nella convinzione comune che l’umanità debba, con urgenza, generare da se stessa una “metamorfosi” per andare oltre paradigmi predatori di egoismo». La motivazione ha sottolineato l’impegno costante profuso nei suoi film, «costruiti sempre dalla prospettiva degli ultimi», raccontando sempre «storie di giovani, della classe operaia e delle persone più escluse». Al regista, beniamino della Sinistra mondiale, si dà atto di aver sempre «realizzato film con una logica documentaria narrata con una rara sensibilità e intrecciata con uno stile altamente poetico». In calce le firme dei vertici della Fondazione, Giuseppe Giordano, Franco Jannuzzi e Gaetano Giunta.