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Ponte sullo Stretto, voce agli espropriandi: chi è nei piani potrà dire la sua in Consiglio comunale

Audizioni a partire da agosto, per prenotarsi c’è un indirizzo mail

Dopo aver ascoltato tecnici, associazioni, politici, ex sindaci, favorevoli e contrari adesso è la volta dei cittadini. In particolar modo quelli che avranno il maggior peso delle realizzazione del Ponte, gli espropriandi.
A voler far sentire la loro voce sarà la commissione consiliare Ponte che in una conferenza stampa ieri ha voluto lanciare l’iniziativa. A presentarla è stato il presidente Pippo Trischitta che era accompagnato dai consiglieri Schepis, Rinaldo, Giovanni Caruso, Di Ciuccio, Gioveni e Oteri.
«L’obiettivo – spiega Trischitta con i suoi colleghi dei vari partiti e orientamenti sul Ponte– , in attesa della ripresa delle audizioni tecniche e dell’esito delle ultime verifiche in commissione ministeriale Via-Vas, è quello di coinvolgere le famiglie che sono inserite in uno dei piani di esproprio. Vogliamo sentire le loro istanze, le loro richieste le loro perplessità. Quelle economiche ma anche quelle di ordine logistico e farci da tramite nei confronti delle istituzioni e della società Stretto di Messina affinché possano essere ascoltate queste voci. Hanno tutti avuto modo di incontrare la Stretto ma possono esserci casi interessanti che possono essere presi in particolare considerazione. Ad ognuno di coloro che, nel mese di agosto e forse anche settembre, vorrà raccontarci la propria situazione daremo una decina di minuti di tempo per farlo nelle varie sedute di commissione che programmeremo».
Per poter “prenotare” il proprio intervento è sufficiente inviare una mail ad un indirizzo specificatamente creato e che sarà attivo da domani: [email protected].

«Nella mail gli espropriati – chiarisce il presidente Trischitta– non devono inserire i dati sensibili ma bastano nome e cognome e il piano di espropriazione al quale appartengono. Non potremo ascoltare coloro che hanno un semplice asservìrmento che non ha effetti definitivi come l’esproprio. Un istituto che, sappiamo, passa sulla testa dei cittadini». Un’idea emersa dalla conferenza potrebbe essere quella di un aiuto economico alle famiglie, in condizioni economiche non straordinarie, che dovessero avere la necessità di fare una perizia di parte sul valore della propria casa in vista della valutazione della Stretto di Messina.

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